venerdì 21 agosto 2009

Cenni storici sul Santuario B.V. Maria delle Grazie

















Le origini della chiesa sono da connotare al 1200; nella località allora chiamata Prato Lamberto su di un piccolo promontorio emergente da un dedalo di flora e canne lacustri, sorgeva un altarino con l'immagine della Madonna col Bambino a cui i pescatori del lago e i contadini erano particolarmente devoti. Dal piccolo altare, nel corso degli anni, venne edificato un sacello con una cappella votiva per proteggere l'immagine sacra dalle intemperie. Col crescere della struttura architettonica, crebbe anche l'interesse per questa immagine miracolosa, diffondendo la sua "fama" per tutto il territorio limitrofo. Verso la fine del XIV secolo, per grazia ricevuta, Francesco Gonzaga fece erigere un tempio alla Madonna che aveva fatto cessare l'epidemia di peste che aveva colpito i mantovani.
I lavori furono affidati all'architetto Bartolino da Novara.
La costruzione costò ben 30000 scudi d'oro a ferragosto del 1406,
la cappella venne consacrata al cospetto del suo committente e dei vescovi di Mantova e Cremona. Dalla costruzione della Basilica
i pellegrinaggi verso questo luogo, che assumeva via via popolarità,
si intensificarono e assieme alla povera gente dei paesi attorno, nobili e persino l'imperatore Carlo V e il Papa Pio II visitarono l'immagine sacra. Iniziarono così tutta una serie di donazioni che apportarono anche alla struttura architettonica originaria delle modificazioni; alcune importanti famiglie mantovane fecero costruire Cappelle private per la preghiera, annesse al convento o all'interno della Chiesa per seppellirci i propri avi. persino Giulio Romano, su commissione, lavorò nella Chiesa delle Grazie, opera sua e della sua scuola sono infatti il Mausoleo Castiglioni ed altri interventi nella sacrestia. Dal 1412 fino alla fine del secolo vennero edificati il convento, la scuola, l'oratorio, la biblioteca, fino a quando nel 1521 sprse attorno al piazzale un portico di cinquantadue arcate per il riparo dei mercanti dato che l'11 agosto 1425 il marchese federico Gonzaga aveva fatto spostare la "fiera di Porto" iniziandi la tradizione della Fiera di Ferragosto alle Grazie. Le costruzioni, grazie alle donazioni e ai lasciti, portarono la Basilica a trasformarsi in un grande complesso con svariati annessi, nel 1642 venne aggiunta nel piazzale una nuova ala di portici ed edificata la sacrestia con un altare. Per ultimo, l'ambizioso progetto del 1700 per l'ulteriore espansione del complesso su richiesta della duchessa Anna Isabella
di Guastalla, prevedeva l'edificazione di quindici cappelle sulla strada per Mantova, ma non venne mai terminato.
Nel 1782 il convento fu chiuso e convertito a ospedale. Iniziò così
il declino della Basilica, l'invasione napoleonica privò la collezione
di ex voto di buona parte dei suoi tesori e il materiale contenuto nella ricca biblioteca venne disperso o distrutto; nel 1812, infine, venne smantellato buona parte del complesso architettonico.

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