lunedì 16 novembre 2009

“Scaglie di parole. Storie di Parmigiano Reggiano”













Ripetendo un atto di devozione millenaria,
il casaro traccia nel latte e sul formaggio
il propiziatorio segno ieratico della croce.
Il culto di San Lucio, celeste Patrono dei
lavoratori del latte e del formaggio,
gli è molto familiare ed è culto antichissimo
risalente al secolo XIV, il periodo classico
delle grandi transumanze alpine che
caratterizzano l'affermazione dei più
celebrati formaggi italiani.


Pietro Tromellini (1961)


La presentazione della raccolta “Scaglie di parole.
Storie di Parmigiano Reggiano”
e il relativo incontro
con gli autori della collana “Narrazioni Erranti” presso la Libreria del Corso (a Guastalla) ha tempestato, lo scorso sabato pomeriggio, di vivaci suggestioni incredibilmente affascinanti.
I cinque autori, hanno presentato il proprio racconto: Giuliano Bagnoli “Andando al caseificio”, Annamaria Giustardi “Nonna Tisìn”, Luca Manini “Il formaggio dei briganti”, Daniela Masi “Il segreto della crescia” e Pina Tromellini “La scuola Zanelli a Santa Croce”. Stupenda l'nterpretazione di lettura di alcuni brani che attraverso
la calda voce di Veronica Strazzullo ha suscitato intime e palpitanti emozioni.

I diritti di queste storie sono stati donati dagli autori a sostegno di progetti di atelier per gli ospiti della casa protetta di Bagnolo.

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