venerdì 8 ottobre 2010

Repertorio di parole spesso del tutto perdute.























Appartiene al mio personale "bottino librario" attinto al recente Festivaletteratura di Mantova, il piccolo ma indispensabile "librino": VOCABOLARIETTO MANTOVANO-ITALIANO 
PER LE SCUOLE E PER IL POPOLO 
interessante riproduzione anastatica 
per i tipi delle Tre Lune Edizioni.

Oggi è difficile immaginarlo, ma nell'Ottocento 

i ragazzetti mantovani, figli di proletari analfabeti, che negli ultimi decenni del secolo erano chiamati a frequentare le pubbliche scuole, ignoravano quasi del tutto la lingua italiana, 
ne conoscevano soltanto poche parole, 
non ne intendevano che limitate espressioni. 
Ecco che si comprende l'utilità pratica dei vocabolari dialettali che, prima e dopo l'unità nazionale, fiorirono in ogni parte d'Italia.
(Dalla postfazione
di Giorgio Bernardi Perini)

Ettore Berni
, forte e consapevole figura 
di maestro e educatore, che profuse 
il suo impegno nella scuola con esiti apprezzati 
anche a livello nazionale, ricorda:   
"Più volte m'avvenne 
di non saper dire a' miei allievi 
il nome degli oggetti più comuni e usuali. Umiliato da tale ignoranza... andai man mano raccogliendo
le parole e le frasi principali 
del nostro dialetto, anzi quelle particolarmente che si adoperano 
nel comune parlare e che mi venivano giorno per giorno suggerite nella pratica della scuola".
 

Il VOCABOLARIETTO del Berni (pubblicato per 
la prima volta a Mantova nel 1882 per i tipi 
del Premiato Stabilimento Mondovì), dopo cento anni, da strumento propedeutico e didattico, 
si è trasformato in un vivace e curioso repertorio di parole, modi di dire, espressioni un tempo abusate e oggi quasi perdute, spesso del tutto perdute. L'umile compilazione si è mutata in un'attenta testimonianza di quanta ricchezza espressiva il dialetto abbia dimenticato lungo 
i pochi decenni trascorsi, di come la lingua mantovana sia venuta depauperandosi 
e avvilendosi. 
Di quanto questo prezioso vademecum della memoria 
sia indispensabile 
per non dimenticare.

Info: www.trelune.com

Nessun commento: