sabato 10 aprile 2010
L’Uomo dei dolori secondo la Sindone
Al Museo Diocesano di Reggio Emilia
l’ 11 aprile il prof. Ezio Fulcheri
presenta le “patologie” del Crocifisso.
L’esposizione fotografica Stabat Mater di Carlo Vannini
(di cui si è detto nel post del 27 marzo) è accompagnata da una serie di eventi collaterali, tesi ad aiutare la riflessione su una di quelle esperienze
che maggiormente accomunano
tutti gli uomini: quella del dolore.
Il primo di questi incontri è previsto per domenica 11 aprile alle ore 17.00 presso la sala delle conferenze
del Museo Diocesano, quando il paleopatologo
Ezio Fulcheri, docente presso l’Università di Genova, affronterà il delicato tema delle sofferenze dell’uomo della Sindone.
Il prof. Fulcheri, noto a livello internazionale per le sue ricerche e per gli studi sui resti di importanti santi
(Chiara d’Assisi e Giovanni della Croce per citare i più noti, fino alla beata Scopelli di Reggio Emilia e a padre Pio in tempi recentissimi), entrerà non nel merito del telo sindonico, bensì delle peculiarità che presenta la figura umana che ha lascianto sul lenzuolo la sua misteriosa impressione.
La riflessione del prof. Fulcheri viene a porsi in contemporanea con l’ostensione della Sindone
a Torino, dove anche Benedetto XVI
si recherà nel prossimo maggio.
La Sindone è il lenzuolo funebre che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù al momento della sua sepoltura. Controversa la sua datazione in base ai dati emersi dall’esame del Carbonio 14. Maggiormente controversa la valutazione delle cause che hanno dato origine all’immagine di un uomo sul telo. Interessante notare che – stando al racconto di Giovanni (cap. 20) – è proprio guardando il lenzuolo funebre ripiegato nella tomba di Gesù che gli apostoli Pietro e lo stesso evangelista credettero che Cristo era risorto.
Per informazioni:
Ufficio Diocesano Beni Culturali
Curia Vescovile
Via Vittorio Veneto, 6
42100 Reggio Emilia
Tel. 0522.402210
udbce-re@libero.it
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