mercoledì 21 aprile 2010
Per fortuna che c’è il giovedì.
Giovedì è il giorno dei nuovi appuntamenti artistico culturali proposti dal liceo artistico Gaetano Chierici di Reggio Emilia. Il prossimo, 22 aprile,
e per altri due giovedì consecutivi, si terranno gli appuntamenti:
"I Giovedì del Chierici.
Incontri d’arte: gli artisti,
le tecniche".
Un’iniziativa che fonda le sue radici nella volontà di rendere la scuola un fulcro culturale autonomo e propositivo per la città e per gli studenti, inserito nei circuiti storici culturali ed artistici reggiani e non solo.
Si tratta di un’idea innovativa coltivata dalla dirigente, Maria Grazia Diana, che finalmente prede corpo con tre grandi artisti: Vasco Ascolini, Franco Bonetti, Graziano Pompili.
La proposta è stata supportata dalla collaborazione fattiva dell’associazione Onlus "Amici del Chierici",
i cui componenti si prodigano per la scuola, che per molti di loro è stata luogo di lavoro, affetti, crescita, vita.
Gli "Amici del Chierici" hanno contribuito alla realizzazione di diverse manifestazioni culturali del Chierici e spesso sono al fianco della scuola nelle manifestazioni più significative.
Ascolini, Bonetti, Pompili: tre maestri rispettivamente di fotografia, pittura e scultura che porteranno la loro esperienza al largo pubblico soprattutto alle giovani generazioni che trarranno insegnamento da tanta esperienza di arte e di tecnica.
[Si tratta di un’operazione che rafforza la nostra offerta formativa
- dice la dirigente Maria Grazia Diana - che apre la strada al futuro assetto della scuola che si presenta come liceo artistico con due indirizzi: design & architettura e arredo il cui naturale completamento sta nella cura e nello studio dei beni culturali e nella multimedialità. Proprio in linea con ciò che propongono gli artisti che si presentano agli appuntamenti dei "Giovedì del Chierici". Appuntamenti che si terranno dalle 16.30 in poi e finiranno in tempo per l’aperitivo della sera. Momenti artistici che, nella loro pregnanza e levità, raccolgono il desiderio di offrire colto e raffinato, vocazione e missione della nostra scuola, che si completa con un gesto di mondana quotidianità in un piacevole ben essere per vivacizzare la città].
Si tratta di artisti, che sono fra coloro che hanno scritto la storia dell’Istituto Statale d’Arte "G. Chierici", conosciuti a livello nazionale ed internazionale.
IL CALENDARIO:
"meglio lasciare immaginare che mostrare troppo"
Giovedì 22 aprile: ore 16.30
appuntamento col fotografo Vasco Ascolini
"letteratura in tela"
Giovedì 29 aprile, stessa ora,
incontro con il pittore Franco Bonetti
"il fascino dei materiali"
Il terzo e ultimo appuntamento artistico culturale,
incontro con lo scultore Graziano Pompili
Gli incontri si terranno al
liceo artistico Gaetano Chierici
Via Filippo Re, 2
Reggio Emilia
INGRESSO LIBERO
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI:
Vasco Ascolini
nasce a Reggio Emilia il 10 maggio 1937, dove vive e lavora .
La sua attività di fotografo comincia nel 1965.
Dal 1973 al 1990 si è occupato di fotografia di teatro quale fotografo ufficiale del Teatro Municipale “Romolo Valli “ di Reggio Emilia.
Le sue fotografie di genere teatrale si conservano presso
il Metropolitan Museum, il MOMA e il Guggenheim Museum di New York, mentre il Museo della Fotografia di Mannheim in Germania conserva la serie di fotografie teatrali che erano nella personale collezione di Helmut Gernsheim.
Nel 1985 per le sue fotografie di spettacolo gli viene organizzata
una grande mostra antologica nei locali espositivi del Lincoln Center di New York. Pur continuando a stampare ed esporre queste immagini, già dalla fine degli anni ’70 inizia ad occuparsi di fotografia legata ai beni architettonici e museali, sempre conservando la sua “cifra al nero” che lo distingueva già nelle riprese teatrali. Nel 2007 la Provincia di Reggio gli dedica una mostra retrospettiva a cura e con testi di Sandro Parmiggiani
e Fred Licht.
Franco Bonetti nasce a Firenze il 29 giugno 1958, trasferitosi poi a Reggio dove frequenta l’Istituto d’Arte “Chierici” sotto la guida di Vittorio Cavicchioni e Graziano Pompili. Nel 1979 entra al Teatro “Romolo Valli” di Reggio dove ha modo di collaborare con importanti artisti e scenografi e da qui inizierà la sua lunga carriera nel progettare scenografie e costumi teatrali. Nel 1988 ad una mostra patrocinata dal Teatro Comunale dell’Opera di Genova e dal Teatro Valli a Reggio dal titolo “Magia del teatro”.
Nel ’91, poi, allestirà a Reggio e a Genova la mostra “Tra il chiarore degli eventi” ed infine importante rappresentazione per Reggio, Modena e Torino nel 1999 quando allestisce la mostra “La carne, la morte, il principe”, presentata da Vittorio Sgarbi.
Graziano Pompili
nato a Fiume nel 1943, e residente a Montecchio (RE),
dopo essersi dedicato, negli anni Ottanta, alle "ri-archeologie", terrecotte frantumate e successivamente ricomposte, ha eletto, negli anni Novanta, la casa, nella sua rappresentazione primordiale di luogo dell´eterno ritorno, l’emblema della propria ricerca, in cui il marmo è diventato il materiale prevalente, senza tuttavia abbandonare la terracotta e utilizzando anche il metallo traforato e le lamiere dipinte. Importante anche la sua arte sacra, nel 2006 a Reggio ha allestito a Palazzo Magnani “La Memoria del Sacro” , dove vengono esposte le 14 stazioni della Via Crucis in terracotta.
La Via Crucis di Pompili ripropone il cammino ultimo di Cristo: formelle con figure stilizzate senza testa, che paiono manichini mossi da una forza misteriosa, chiamati a incarnare una tragedia di cui il rosso del sangue rivela tutta l'atroce sofferenza. A partire dal 1970 soggiorna per lunghi periodi a Carrara e a Pietrasanta dedicandosi alla lavorazione del marmo e alla fusione in bronzo.
Gli anni ´60 e ´70 sono per il giovane artista anni di ricerca e di studio: l'amore per la scultura astratta, insieme classica e moderna, di Brancusi, Arp e Moore, confluisce nelle sue opere in marmo, antropomorfe e naturalistiche. Acquisite molteplici esperienze, si dedica alla didattica per un lungo periodo, insegnando dapprima Ceramica all'Istituto d'Arte Chierici di Reggio poi Scultura in marmo e pietra all'Accademia di Belle Arti di Bologna e scultura riferita all'arte sacra all'Accademia di Brera a Milano.
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