venerdì 16 ottobre 2009

Comunicazione a km zero












Sono comparsi anche per le strade della Bassa i manifesti di una nota azienda di tradizione artigiana che promuove la maestria emiliana nel settore delle paste all’uovo.
La singolarità è nell'approccio comunicativo che ricorrendo
al vernacolo (nel caso di specie, tipicamente reggiano) confeziona l'headline Vàca s'in bòun! per apostrofare un prodotto tipico
del territorio e racchiudere il senso del messaggio.
La traduzione dal dialetto è "Vacca, come sono buoni!"
(riferita ai cappelletti).
L'iperbole "Vacca" è accomunabile a: perbacco, accipicchia, perdiana, acciderba, tutte esclamazioni riconducibili ad una positiva affermazione di piacere.
In ragione della babele di dialetti italiani, la trovata (pur divertente) resta strettamente legata al proprio territorio di influenza linguistica, quindi comprensibile e apprezzabile solo da fruitori autoctoni. Ammirevole comunque l'esperimento che ricorre al dialetto e ne rivaluta la tipica rusticità e la colorita essenza, a tutto vantaggio dell'efficacia espressiva.

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