lunedì 21 giugno 2010

Gli ARAZZI dei GONZAGA











Bottega di
Nicola Karcher,
Puttini con l'arme Gonzaga,
Italia, 1553-1562
Milano, Museo del Duomo


N
el corso del Quattrocento e del Cinquecento,
i Gonzaga di Mantova e di Guastalla raccolsero una collezione di parecchie centinaia
di arazzi
. Ornamento mobile per eccellenza nei palazzi, essi riflettevano le ambizioni politiche e religiose dei loro proprietari,
o servivano come decorazione da dipporto nella vita privata.
Questi tessuti di lana e seta, che sovente contenevano anche
argento e oro, vennero eseguiti a partire dalle invenzioni dei pittori più famosi del tempo: Raffaello, Giulio Romano
e Perin del Vaga, i cui modelli furono inviati nelle Fiandre, soprattutto a Bruxelles (dove si realizzavano gli arazzi più sfarzosi), ma anche a Parigi o a Firenze. Una parte di questa produzione fu realizzata anche a Mantova, nella bottega di Nicola Karcher, arazziere fiammingo emigrato in Italia.

... soprattutto nel Cinquecento, gli acquisti di arazzi conobbero
un forte incremento per via dell'interesse nutrito verso questa particolare arte dai tre figli di
Francesco II Gonzaga (1466-1519), quarto marchese di Mantova, e di Isabella d'Este (1474-1539): Federico II (1500-1540), primo duca e committente di Palazzo Te; Ercole (1505-1563), cardinale e legato pontificio al Concilio
di Trento, e
Ferrante (1507-1557), comandante in capo delle
truppe imperiali, poi governatore di Milano e fondatore del ramo
di Guastalla. Le loro collezioni ebbero dimensioni imponenti. L'inventario di Federico dopo la sua morte, avvenuta nel 1541, riporta 315 pezzi, purtroppo senza molti dettagli relativamente ai soggetti. Quello dei signori di Guastalla, eredi di Ferrante, redatto nel 1590, comprende 27 serie per un totale di 172 arazzi; infine quello dei duchi di Mantova, stilato nel 1614, ne segnala 57 per
un totale di 386 pezzi. Molti di questi nei secoli seguenti andarono incontro a distruzione, o furono consunti dall'uso, molti vennero acquisti da altri nobili italiani. Tanto è vero che quando nel 1749
il ramo dei Gonzaga di Guastalla si estinse, gli arazzi sopravvissuti erano solo 58 ...


La raccolta di arazzi giunta fino a noi
non è che una piccola parte dei tesori dei tre figli di Isabella d'Este: un arazzo che fu del duca Federico II,
ventuno di Ercole e trenta di Ferrante, per un totale
di cinquantadue opere.

Restano solo pochissimi giorni per

approfittare della straordinaria opportunità di
conoscere
e ammirare gli arazzi
più belli appartenuti
ai
Gonzaga e in buona parte esposti in mostra a Palazzo Te.

MANTOVA
PALAZZO TE
dal 14 marzo al 27 giugno 2010

Gli ARAZZI dei GONZAGA
nel RINASCIMENTO

da Mantegna a Raffaello e Giulio Romano

INFO: 0376 369198
www.centropalazzote.it

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