giovedì 5 marzo 2009

Inquinamento del Po


















I pesci del grande fiume cambiano sesso
da: la Gazzetta di Reggio — 4 marzo 2009

BORETTO. «Incredibile ma vero: i pesci del Po stanno cambiando sesso». Non è una notizia della popolare rubrica della Settimana Enigmistica, ma l’esito di una ricerca scientifica dell’Irsa-Cnr, l’istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche. Una ricerca che ha evidenziato la presenza di «diversi esemplari di pesci con gonadi intersessuali», cioè contemporaneamente maschili e femminili. Il tutto, secondo la ricerca, sarebbe dovuto all’inquinamento del fiume, in particolare ai cosiddetti «interferenti endocrini» capaci di alterare il sistema dei vertebrati.
L’attenzione è stata posta proprio sulla parte centrale del Po, dove sono stati ritrovati pesci con queste malformazioni, soprattutto a valle del fiume Lambro.
Questo fiume, infatti, trasporta grandi quantità di inquinanti al Po e una recente ricerca dell’Irsa-Cnr dimostra, tra l’altro, una forte «attività estrogenica» nel sedimento del fondo del fiume.
UN FIUME DI ESTROGENI. Gli stessi studi dimostrano che gli scarichi di origine urbana e industriale sono fonte di inquinanti capaci di alterare le funzioni del sistema endocrino dei vertebrati.
«Tra gli interferenti endocrini di origine naturale - spiega Luigi Viganò, ricercatore dell’Irsa-Cnr - ci sono paradossalmente i nostri stessi ormoni, che vengono escreti con feci e urine, ma anche farmaci contraccettivi. Ben più numerosi sono gli interferenti endocrini che trovano impiego in industria (detergenti e vernici) e in agricoltura (pesticidi)». Il risultato è che le comunità ittiche sono esposte contemporaneamente a diverse sostanze chimiche che ne alterano il sistema endocrino.
ALTERAZIONI. «Quando un pesce è esposto a queste sostanze - prosegue Viganò - diversi suoi organi e tra questi le gonadi, subiscono alterazioni più o meno profonde».
«Alla luce degli studi svolti - conclude Viganò - l’alterazione gonadica più comune è quella di femminilizzazione e cioè di esemplari di sesso maschile il cui testicolo subisce una trasformazione ad ovario.
Tale trasformazione può essere più o meno estesa, ed eventualmente completa. Gli esemplari pescati nel Po sarebbero quindi maschi femminilizzati. Alterazioni di questa natura possono mettere a rischio la sopravvivenza dell’intera popolazione di una data specie, tanto più se, come avviene nei grandi fiumi quali il Po, le cause sono molteplici e concomitanti».
La gravità e l’estensione del problema non è ancora chiarita: i casi documentati di danni da interferenti endocrini in organismi acquatici, infatti, si stanno moltiplicando in tutto il mondo: oltre che nel Po, vi sono casi documentati nel bacino del Colorado, del Columbia, nei fiumi Mississippi e Missouri, in fiumi olandesi, spagnoli e tedeschi. Infine c’è da capire se la presenza di questi inquinanti possa, con gli anni, determinare modificazioni sull’altra fauna o sull’uomo.
Franco Dallasta

Nessun commento: