mercoledì 24 dicembre 2008

Abbracci, Baci e Auguri.











GRAZIE a tutti coloro che a vario titolo
si spendono per tutelare il nostro patrimonio culturale,
e dai soci de L'Argine Maestro i più caldi Auguri di Buon Natale !

sabato 20 dicembre 2008

Lo Spirito del Natale... e il Presepe in Basilica











Fausto Aldrovandi, Franco Bacchiavini, Paolo Codeluppi,
Marco Lazzaretti, Luca Moroni e Fulvio Tosi sono i componenti
dello straordinario team di amici che con infinita pazienza
e certosina dedizione ha ideato e realizzato (completamente a mano) tutti i tasselli di quella straordinaria cornice che fa da ambientazione alla Natività di Gesù: il Presepe che affonda le radici nella nostra più tipica tradizione contadina.
Hanno lavorato nottetempo con cuore e passione due volte alla settimana per ben tre anni (un complessivo superiore alle 900 ore
di lavoro) per dar forma a una sbalorditiva realizzazione
che per molti aspetti ha dell'incredibile.
Nella spettacolare ricostruzione, che è la scenografia dell'originalissimo Presepe impreziosito da settanta personaggi
che animano coreograficamente una rappresentazione di venticinque metri quadri, la maniacale cura dei dettagli di cui è possibile godere e apprezzare, aiutano a riscoprire sentimenti sopiti ma pur sempre validi soprattutto nell'attuale società caratterizzata
da valori "usa e getta".
Complimenti ragazzi, e un grazie riconoscente
per le emozioni che avete scatenato!

Visita al Presepe: dall'alba al tramonto
tutti i giorni compresi tra il 14 dicembre 2008 e l'1 febbraio 2009
presso la Basilica SS. Pietro e Paolo a Pieve di Guastalla (RE)

venerdì 5 dicembre 2008

Il ricordo dei nostri Caduti nella Guerra 1915-18














Prosegue fino all' 8 dicembre 2008
la mostra fotografica a cura di:
Biblioteca Maldotti e Circolo Fotografico Maldotti

Il Ricordo dei Nostri Caduti nella Guerra 1915-18

Museo della Città
Corso Garibaldi, 33 Guastalla (RE)

Apertura: Sabato e Festivi
ore 10.00/12.00 e 15.00/18.00
INGRESSO LIBERO

giovedì 4 dicembre 2008

Novità... da leggere!


















Sabato 6 Dicembre ore 15.30

Museo della Città
Corso Garibaldi, 33 Guastalla (RE)

Presentazione del libro
1918: La Fine Della Grande Guerra
Di Antonio Badolato e Armando Rati

mercoledì 3 dicembre 2008

I pionieri della prima Messa "Beat"











Era il 7 dicembre 1968, vigilia dell'Immacolata, quando per la prima volta in Emilia Romagna e proprio nel Santuario della Beata Vergine della Porta di Guastalla si potè assistere alla Messa Beat. I canti in tradizionale stile "Gregoriano" lasciava posto a melodie moderne accompagnate da strumenti elettrici e percussioni. Per quegli anni si trattava di una novità assoluta e non pochi erano i pregiudizi verso un tipo di musica che, per i non più giovanissimi, pareva avvicinarsi più al profano che al sacro. Il tempio invece diede la dovuta ragione e sempre più frequentemente il Santuario accoglieva numerose persone interessate a questo nuovo modo di interpretare il canto liturgico.
L'idea e la spinta vennero da un, allora, giovane frate:
Padre Benvenuto, particolarmente sensibile sia alla musica che alle ispirazioni entusiastiche dei giovani. Da allora tanto è cambiato,
ma il coro, nella sua sostanza e impostazione è rimasto, migliorando tecnica e qualità vocali e strumentali, e a tutt'oggi riscuote ancora molto favore sia tra gli abituali fedeli che tra i "pellegrini" che frequentano la chiesa guastallese.
Com'è noto, la comunità della Beata Vergine della Porta, attualmente non è più accudita dai Frati Francescani, ma un altro ecclesiastico, grazie a Dio, anch'egli amante della musica, Don Luigi Brioni continua a sostenere questa attività. (...)
Erminio Canova
da: GUASTALLA 2006

40° ANNIVERSARIO (7.12.1968 / 7.12.2008)
Esecuzione Messa Beat
al Santuario della Beata Vergine della Porta
domenica 7 dicembre 2008, ore 11.15
Nella Solenne Celebrazione Eucaristica, a quarantanni di distanza,
si potrà provare a rivivere le emozione di quel magico periodo...

martedì 2 dicembre 2008

La religiosità nel Medioevo, fra santi e reliquie


















Prosegue a Brescello il ciclo di conferenze storiche
attorno alle terre matildiche:
Giovedi 4 Dicembre Ore 21.00 (Recupero serata del 7 novembre)
SALA PRAMPOLINI, Centro Culturale San Benedetto,
Via Cavallotti BRESCELLO (RE)

"La religiosità nel Medioevo, fra santi e reliquie"
Il rapporto strettissimo tra la santità, la lettura agiografica e la dimensione dello spazio: un viaggio attraverso i luoghi, fisici e simbolici dei santi, per approdare fino al corpo. Il corpo del santo è la realtà fisica in cui si iscrive il suo percorso spirituale, dal quale si passa alla reliquia e da questa alle traslazioni di reliquie, ai pellegrinaggi e ai santuari. In breve: al processo di "spazializzazione" del sacro che ha riguardato l'occidente alto e pieno medievale.

Prof. Umberto Longo
Docente di Storia Medievale presso l'Università di Pisa

Per informazioni sulle conferenze promosse dal Comune di Brescello
Comune di Brescello, 0522/482511
Biblioteca Comunale, 0522/482520

lunedì 1 dicembre 2008

Libri per un regalo di Natale


















“Per passare un piacevole shopping natalizio, inizia a fare i regali
in tempo, e fai le tue scelte gradualmente. Ora è tempo di iniziare.
E non ci sono regali cosi soddisfacenti e che durano così
a lungo come i libri ben scelti, e nessuno, come un libro,
che calzi cosi tanto al gusto e all’intelligenza di chi lo riceve”.

Una esortazione, datata 11 novembre 1908
e scovata nell’archivio del New York Times,
a cui ci uniamo idealmente.

Antiche Terre del fiume Po

















Una accurata opera che riscrive la storia del periodo romano nella "Bassa" pianura tra Reggio Emilia e Mantova.
Trecentoquattro pagine in cui Daniele Daolio ci guida attraverso l'analisi di reperti archeologici, di cartografia antica e andamento
dei corsi fluviali, alla tipologia di vita che anticamente interessava
i territori di quel fondamentale crocevia (per importanti traffici
e strette relazioni socioeconomiche) parte vitale di quella più ampia rete di rapporti che plasmarono la storia padana.

E. Lui Editore / 2006, 304 p., rilegato €15,00

giovedì 27 novembre 2008

AGLI SPIRITI CURIOSI












Giornale del passato guastallese a cura della Biblioteca Maldotti


27 novembre 1656
Denuncia fatta dal barigello di Guastalla

Hier sera da quattro hore (dopo l'Ave Maria) in circa, caminando con miei huomini incontrai su l'argine un hebreo chiamato per nome Sulam Todeschi, quale veniva, come esso disse, da casa di Prospero Mirandola, parimenti hebreo, et essendo senza lume gli dimandai che autorità esso haveva d'andare a quel modo, et esso mi disse che non haveva autorità alcuna et che per il passato non si guardava se s'andava con lume o no. Al che io con i miei huomini lo presi et lo condussi prigione et per mio debito ne son venuto dar parte alle Signorie loro perchè sia castigato.

da: Archivio Storico del Comune - Cause d'appello e relative agli Ebrei

mercoledì 26 novembre 2008

Antiche foto della Fiera di Santa Caterina












Immagini a confronto.
La prima: Parco Fiera di Guastalla nel novembre 1941
la seconda: Luna-park Fiera di Santa Caterina 2008














Cerchiamo persone disposte a collaborare con entusiasmo
alla ricerca di immagini che documentano
tutte le passate edizioni della Fiera di Santa Caterina a Guastalla.
L'intento è quello di ricostruire un documento visivo,
una sorta di album in grado di indagare
sulla trasformazione dei costumi e ridare forma
a ricordi sbiaditi dal tempo.
Una apposita galleria di immagini verrà allestita on line
sul sito www.arginemaestro.org
Confidiamo sulla Vostra capacità di riportare alla luce
antiche testimonianze inpolverate dagli anni o dormienti
sul fondo di un casetto.
L'invito è per tutti, e... la caccia è aperta!

martedì 25 novembre 2008

La ricetta delle Frittelle Luna-Park














Le frittelle Luna-park, sono dei dolci fritti e zuccherati,
dalla tipica forma tonda e schiacciata, molto comunemente preparate dagli ambulanti nei luoghi di divertimento.

Tutti vorremmo prepararle a casa nostra per fare felici noi stessi
e i nostri bambini o per ricordare attraverso il loro sapore,
la nostra infanzia o momenti di gioia.
Eccovi quindi una ricetta che li riprodurrà fedelmente.

Ingredienti per l'impasto

- Burro 100 g.
- Farina 500 g.
- Latte 250 ml.
- Lievito di birra 25 gr.
- Buccia grattugiata di 1 limone
- 1 fialetta di aroma al limone
- Sale fino 10 g.
- 1 bustina di Vanillina
- Zucchero 50 g.

Togliete il burro dal frigorifero e lasciatelo ammorbidire
a temperatura ambiente.
Fate sciogliere il lievito di birra nel latte leggermente tiepido,
e attendete che in superficie si formi un po’ di schiuma.
Nel frattempo mettete in un recipiente capiente
(o in una impastatrice) la farina, lo zucchero, il sale, la buccia grattugiata di un grosso limone, la fialetta di aroma al limone e unite il latte con il lievito disciolto in esso.
Impastate bene per qualche minuto e poi aggiungete il burro
a pezzetti , quindi continuate a impastare qualche minuto
ino ad ottenere un composto morbido ed elastico.

Ungete di olio di semi (meglio se di arachide) i palmi delle mani
e una ciotola abbastanza grande, prendete l'impasto e mettetelo a lievitare per circa 1 ora e ½ nella ciotola unta e posta in un luogo privo di correnti d’aria e fonti di calore, poiché il burro contenuto
in esso potrebbe ammorbidirsi troppo.
Tenete presente che l’impasto dovrà raddoppiare il suo volume.
Inumidite uno strofinaccio da cucina pulito e coprite l’impasto delle frittelle, servirà a prevenire il formarsi di una crosticina dura sulla superficie.

Trascorso il tempo necessario, prendete l’impasto delle frittelle e formate un lungo bastone che taglierete a pezzetti del peso di circa 100-110 g. e formerete delle palline che disporrete su di un canovaccio pulito e asciutto, distanziandole tra di loro di almeno
2-3 cm. Ricopritele con un altro canovaccio, attendendo circa 20 minuti per la seconda lievitazione.

Passati i 20 minuti, allargate con le mani le palline di impasto per renderle piatte e circolari (dovrete allargarle ottenendo un diametro di circa 20 cm), rendendo molto sottile (quasi trasparente) il centro della frittella e lasciando i bordi un po' più spessi.
Ponete dell’olio di semi (meglio se di arachide) a scaldare sul fuoco. L’olio per friggere le frittelle, deve essere caldo ma non bollente (circa 170°). Potreste fare una prova friggendo un piccolo pezzetto
di impasto, se il pezzetto di pasta diventa dorato lentamente
l’olio è pronto.
Se invece il pezzetto di pasta si scurisce troppo in fretta , vuol dire che l’olio è troppo caldo e c’è il rischio che le frittelle si brucino.

Preparate un piatto contenente abbondante zucchero semolato
e non appena le prime frittelle avranno terminato la loro frittura, ricopritele di zucchero semolato, facendolo aderire su entrambe
le superfici.

Adagiate le frittelle già pronte su un vassoio
e servitele immediatamente.

da: www.giallozafferano.it

"Street Food" in Via Gonzaga...


















Il profumo persistente di cose buone, golose, fritte, mescolato all'aroma del caramello del vicino banco con produzione a vista di croccante è stato per me la traccia guida della Fiera di Santa Caterina a Guastalla. Un profumo che sa di antico, di ricordi, di gioventù. Un profumo che porta lontano nel tempo e che scalda il cuore. Grazie alle frittelle del Luna-park (o della Fiera), quella pasta morbida ed elastica che si tuffa nell'olio bollente trasformandosi in un dolce sensazionale, quest'anno ho avuto la piacevole sorpresa di scoprire l'identità di un vero e proprio artefice della tradizione:
il Sig. Roberto Fabbi, nativo di Villarotta. Una vita da ambulante che lo ha portato a diffonde questa straordinaria prelibatezza nelle più rappresentative edizioni di sagre e feste del Belpaese.

lunedì 24 novembre 2008

"Santa Caterina" sotto la neve


















La neve, questa mattina ha fatto la sua comparsa anche a Guastalla.
Fedeli al detto popolare "Per Santa Caterina o neve o brina"
domani 25 novembre i festeggiamenti per la tradizionale fiera,
giunta alla cinquecentocinquantatreesima edizione,
vivranno nella mutata situazione metereologica.

venerdì 21 novembre 2008

Conferenze storiche attorno alle terre matildiche













Ricordiamo l'appuntamennto di questa sera
Venerdì 21 Novembre, Ore 21.00
SALA PRAMPOLINI, Centro Culturale San Benedetto,
Via Cavallotti BRESCELLO (RE)

Il territoro nell'età dei Canossa
Giurisdizioni, castelli, pievi, patrimoni dei Canossa
nel racconto delle carte e delle tavole
che compongono la mostra sul "Tesoro dei Canossa"

Prof.ssa Tiziana Lazzari
Docente di storia Economica e Sociale del Medioevo,
Storia delle Città presso l'Università di Bologna

Per informazioni: Comune di Brescello 0522/482511
Biblioteca Comunale 0522/482520

sabato 15 novembre 2008

AGRISHOW Gran Varietà


















Uno spettacolo per far sorridere anche i più seri…
perchè il riso fa buon sangue!

E' ormai tradizione l'appuntamento giunto alla diciasettesima edizione e atteso da tutti coloro che desiderano trascorrere un sabato sera all'insegna del sano divertimento. In occasione della
Fiera di Santa Caterina si scatena il vivace gruppo di agricoltori guastallesi, coordinati da Lino e Mauro Alberini, che propongono scenette in vernacolo, le gag dello stesso conduttore:
Lino “At Giubin”, simpatici quadri di vita paesana oltre
alle premiazioni e ai riconoscimenti per i migliori allevatori
e produttori agricoli della Provincia.
Una grande festa collettiva per un doveroso e importante riconoscimento a coloro che, attraverso l'ingegno e il lavoro hanno contribuito a sviluppare l'offerta del nostro territorio
nel settore agroalimentare.
L'appuntamento è per questa sera,
sabato 15 novembre 2008 alle ore 20.30
al Teatro Comunale Ruggero Ruggeri di Guastalla.

UNA INDIMENTICABILE SERATA DI RISATE.
BUON DIVERTIMENTO !

martedì 11 novembre 2008

La donna che visse due volte


















Nata nel 1046, Matilde di Canossa fu donna di potere, cultura
e libertà, concetti difficili per i tempi, anche se non si aveva la sventura di nascere donna. Folta chioma rossa, eredità germanica,
la Gran Contessa Matilde di Canossa visse un'esistenza alla pari dei potenti del mondo, guidando una battaglia da stratega navigata contro suo cugino, l'imperatore Enrico IV e stringendo con papa Gregorio VII un legame spirituale oltre che politico.
E' questo che si celebra a Mantova, Reggio Emilia e nelle diverse sedi reggiane della mostra dedicata a MATILDE DEI CANOSSA.
La mostra esporrà fino all'11 gennaio 2009 il meglio delle maestranze che dopo l'anno Mille contribuirono alla realizzazione del meraviglioso Tesoro dei Canossa. Un tesoro fatto di preziosi, certo, ma anche di un patrimonio culturale di architettura, contributi letterari e storici che inquadrano le suggestioni e il peso storico di una dinastia estinta ma mai così viva come ai giorni nostri.
Lo dimostrano le tante collaborazioni, l'egregio comitato scientifico, gli operatori turistici e gastronomici del territorio, tutti uniti, sotto
il nome di Matilde, per far rivivere la sua storia e la sua grandezza.

Info: Reggio Emilia_ Palazzo Magnani 0522.444419/444446
San Benedetto Po (Mn)_ IAT-Ufficio Turistico 0376.623036
Mantova_Museo Diocesano Francesco Gonzaga 0376.320602

www.matildedeicanossa.it
www.mostramatildedicanossa.it

lunedì 10 novembre 2008

Quella casa di tolleranza croce e delizia dei guastallesi


















la Gazzetta di Reggio — 31 agosto 2008

GUASTALLA. I guastallesi di una certa età sanno bene che, tra le vie del centro storico, ce n'era una assolutamente innominabile nelle conversazioni in famiglia. Nei dialoghi con gli amici, invece, quella strada era spesso oggetto di battute, ammiccamenti e, magari, sogni più o meno inconfessabili. Via San Ferdinando era «appetibile» (o, a seconda dei casi, da evitare come il peccato) perché era la «strada dal casén». Chiedendo l'indirizzo della casa di tolleranza a chi la frequentava (anche senza «combinare» nulla) ci si può ancora sentir dire in automatico: «via San Ferdinando numero 18». I guastallesi, tuttavia, hanno sempre legato quel luogo alla parallela via Cesarea, nota come «Strada Longa», anche se in effetti è più corta della precedente. A mezzo secolo dalla legge Merlin, cui fece seguito la chiusura di tutti i postriboli d'Italia (l'anniversario esatto ricorre il 20 settembre), emerge un nuovo frammento di storia guastallese, spesso nascosto ma mai dimenticato. L'ingresso della «casa» è ancora riconoscibile: nel tratto di via San Ferdinando che collega piazza della Repubblica e piazza Roma c'è una rientranza in corrispondenza della vecchia porta, allora chiusa da un uscio in ferro. Vicino c'era un orinatoio, ora scomparso, così come non c'è più il vicolo che da via Cesarea al purtava drét in casén. La prima a gestire la casa di tolleranza fu una certa «siùra Maria»; la notorietà del luogo era tale per cui a Guastalla dire «Ma va' da la siùra Maria!» equivaleva a mandare più o meno garbatamente a quel paese (o «in casino», come si dice altrove).
Nessuno sa con certezza quando l'attività nacque, ma vengono in aiuto le cronache dell'epoca: in un numero del Popolo di Guastalla del 1914 si legge che la tenutaria fu multata per non aver rispettato gli orari di chiusura la notte del 27 settembre. Si suppone che a quella data l'esercizio fosse avviato da tempo. Alla morte della signora, nella gestione della «casa» subentrò un altro guastallese: i suoi concittadini ricordano ancora come la sua professione ufficiale (forse addirittura segnata sulla carta d'identità) fosse quella di «pescatore», ma tutti sapevano che era lui a provvedere a quanto era necessario all'attività. Quando lui smise di occuparsi personalmente del lupanare, la moglie non volle proseguire (pare preparasse solo le vivande, senza metter piede nell'edificio). Per la prima volta a gestire la prostituzione fu chiamata una maîtresse che veniva dalla Spezia, dove faceva «la vita». La donna era nota come «Loris», e chi l'ha incontrata la ricorda come una vera signora con molto stile. Morì a Guastalla nel 1953 e fu sostituita da un'altra spezzina, che rimase fino alla chiusura dell'esercizio. C'è chi dice che l'attività si spense progressivamente alcune settimane prima del «fatidico» 20 settembre; del resto, nelle memorie di molti, il casino di Guastalla non brillava né per pulizia, né per la bellezza delle prostitute.
Quello di Strada Longa non fu l'unico caso noto di prostituzione a Guastalla: alcuni ricordano che nell'attuale vicolo della Legnara «a gh'era tri casén», per ufficiali, sottufficiali e soldati, mentre di nuovo il Popolo nel 1912 plaudeva alla chiusura di un lupanare in via dei Servi, nelle vicinanze dei tre appena citati. Non mancavano poi le osterie con il zò 'd taula («giù di tavola»), con cameriere che accettavano di soddisfare i desideri di clienti «affamati». Di ciò non rimane traccia; tutto è chiuso dietro a quella porta che, fino a cinquant'anni fa, nascondeva un angolo d'inferno o di paradiso.

Gabriele Maestri

sabato 8 novembre 2008

I segni del passaggio di Matilde


















La Biblioteca Comunale PANIZZI di Brescello
e l'Assessorato alla Cultura del Comune
promuovono un ciclo di conferenze
per la conoscenza di Matilde di Canossa.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 21 novembre alle ore 21.00
alla Sala Prampolini, presso il Centro Culturale San Benedetto,
di Via Cavallotti.
Tema della serata: Il territorio nell'età dei Canossa
a cura della Prof.ssa Tiziana Lazzari
docente di Storia Economica e Sociale del Medioevo
all'università di Bologna.

info: 0522.482520 Biblioteca Comunale

venerdì 7 novembre 2008

Leggere Guastalla nell'Ottocento














I dìoscuri dell'arte tra Guastalla e l'Italia:
Antonio Gualdi e Pietro Cornali

CONFERENZA nel corso della quale Anna Mavilla e Federico Lorenzani presenteranno inediti scorci professionali dei due maggiori artisti guastallesi del XIX secolo.
A cura di Eugenio Bartoli, l'illustrazione delle vicende patrimoniali
appartenenti alle due distinte famiglie della città.

Appuntamento a Guastalla
Venerdì 7 Novembre 2008, ore 20.45
Sala espositiva San Francesco

lunedì 27 ottobre 2008

Matilde e la dinastia dei Canossa



















Giovedì
30 Ottobre 2008

la magnifica Basilica di Pieve di Guastalla
sarà la suggestiva cornice architettonica
di una straordinaria serata a tema:
Matilde e la dinastia dei Canossa
Relatore: Glauco Maria Cantarella
(Università di Bologna)

Per tutti, l'appuntamento è per le ore 20.30

La stupenda collezione di un guastallese















La devozione vista attraverso i santini
Una collezione unica, di ben 5mila santini, che ha fatto tanto parlare di sè prima e dopo la mostra allestita _ per due settimane _ alla galleria «Campanon» di Guastalla. Un incontro emozionante con immagini sacre rare, dalla sorprendente delicatezza artistica. Un interesse che ha piacevolmente sorpreso il collezionista guastallese resosi disponibile per allestire quest'affascinante «viaggio» nella devozione popolare attraverso i secoli, chiedendo solo l'anonimato per evidenti motivi di sicurezza. Collezionare santini: perché? «E' una passione, a cui mi sono potuto dedicare da nove anni, da quando cioè sono in pensione e ho avuto più tempo per frequentare mercatini e mostre d'antiquariato. Comunque non è stata una scelta casuale: l'amore per l'arte, sacra in particolare, è nel Dna della nostra famiglia. Ma ci tengo a precisare che non mi presto al commercio: voglio che rimanga un piacevole hobby». Fra le tante immaginette raccolte, quali l'emozionano di più? «Sicuramente i canivets: pezzi antichi spesso di qualità eccelsa, prodotti dal lavoro manuale di suore dalle sorprendenti doti artistiche, coadiuvate dalle educande. E per quest'ultime creare santini poteva essere anche l'occasione di un riscatto sociale, in tempi non facili. Apprezzo tantissimo la manualità: incisioni, acquarellature. Da questo punto di vista il Seicento ha lasciato testimonianze molto interessanti nei santini». Nel registro della mostra alla torre civica abbiamo letto frasi entusiastiche, tanti complimenti... «Già, mi ha fatto molto piacere. Alla mostra non è venuta solo gente dall'occhio esperto, perché la scelta delle tematiche in una cinquantina di »quadri di santini« ha allargato il campo, suscitando curiosità e rispolverando la memoria collettiva su fatti, persone e situazioni, tutte ovviamente in ambito religioso». Santini di ieri, santini di oggi: che differenze ha trovato? «Mi attrae molto la tecnica, quindi come si fa a non aprrezzare la manualità nei santini del passato: tante le raffigurazioni di San Francesco, il più amato. Le immaginette moderne sono senza dubbio belle, ma la stampa le rende un po' freddine».

Tiziano Soresina

da: Gazzetta di Reggio - 26 ottobre 2008

mercoledì 22 ottobre 2008

ANTONIO GUALDI, un romantico dell'Ottocento.



















La mostra su ANTONIO GUALDI (1796-1865),
oltre a essere una doverosa testimonianza di gratitudine
da parte della città di Guastalla
che gli diede i natali e che ne conserva le opere più insigni,
è lo stimolo per una riflessione approfondita sull'arte
e la cultura di un secolo dimenticato,
eppure fondamentale per la vita dei nostri giorni...

18 ottobre / 14 dicembre 2008
Sala Espositiva SAN FRANCESCO
Guastalla [RE]

Mercoledì, Sabato e festivi: ore 10.00-12.30 / 15.00-18.30
Giovedì e Venerdì apertura per visite guidate

lunedì 20 ottobre 2008

I misteri della Torre



















Visita in notturna nella Torre Civica
con la compagnia "Nove Teatro".
Una insolita e suggestiva performance teatrale
che vi guiderà attraverso
i cunicoli e le stanze della Torre
raccontandovi la sua storia
e svelandovi i suoi più segreti misteri...

Venerdì 31 Ottobre 2008
dalle ore 21.00 alle 24.00 (a piccoli gruppi di 20 persone)

Galleria CAMPANON
Piazza Matteotti Guastalla [RE]

Un tour inconsueto fra lampi di spiegazioni, rumori e musica.
IMMANCABILE !

mercoledì 15 ottobre 2008

Storie della Storia del Po











Venerdì 17 Ottobre, alle ore 20.45, presso la Biblioteca Maldotti (Guastalla, Corso Garibaldi 54) il nostro amico EMILIO MAESTRI presenterà una particolarissima ricerca su: il tempo scorre lungo le rive del fiume. Si tratta di uno studio davvero interessante e ricco di sorprese... inoltre la verve di EMILIO renderà gli argomenti trattati ancor più attraenti. Da non perdere !!!

venerdì 3 ottobre 2008

Argine Maestro, scoprire la Bassa











E’ nata un’associazione culturale per la conoscenza
delle tradizioni locali

GUASTALLA– “Nell’Argine maestro c’è posto anche per te”.
E’ questo il motto di una nuova associazione, presieduta da
Daniele Daolio, che è nata recentemente a Guastalla e che
ha avuto il suo battesimo pubblico in occasione della XII edizione
della manifestazione dedicata alle piante e agli animali perduti
che si è svolta recentemente nel comune della Bassa.
Lo scopo di questa associazione,
che dispone anche di un sito internet, è quello di raccogliere,
proteggere e divulgare le testimonianze del passato.
In particolare la raccolta di foto d’epoca, testimonianze e
documenti si concentra fra la Bassa reggiana e mantovana.
«Ma la Bassa è anche uno scrigno di tesori perché la storia
ha lasciato tracce dell'antichità, chiese e palazzi, in campagna,
nei piccoli centri e nei borghi - dicono dall’associazione -
assieme a queste importanti testimonianze quella stessa storia,
fatta da gente semplice col lavoro di tutti i giorni,
ci ha tramandatoun modo di vivere».
Il nome Argine Maestro è stato ispirato dalla constatazione
che grazie agli argini, in particolari quelli maestri che
regimavano e sottraevano terreni al Po, è stato possibile
costruire un paesaggio che ha dato la possibilità
a decine di generazioni e a migliaia di uomini
di poter vivere. Spesso si parla degli abitanti delle Terre Alte
o degli Highlander, però esistono anche gli abitanti
delle Terre Basse e questa associazione si pone lo scopo
di valorizzare e diffondere tutte quelle tradizioni che sono nate
all’ombra degli argini del grande fiume.
Il dialetto, le ricette culinarie tipiche, i detti, le favole
sono i risultatidi una cultura cresciuta grazie al grande fiume
che è sempre stato un amico, anche se ogni tanto si arrabbiava
con le sue piene maestose, ma che però ha permesso
di sviluppare una civiltà che ora rischia di perdersi.
Per non perdere le tradizioni e per valorizzare
i piccoli borghi con le chiese ed i palazzi tipici della Bassa
è nata da un gruppo di amici questa associazione
che si pone lo scopo di raccogliere il più grande numero di dati
e di diffonderli attraverso le manifestazioni pubbliche e il grande
mondo di Internet. Nel sito dell’associazione è esplicitamente
scritto: «Per questo è nata l'associazione L'Argine Maestro,
perché sentiamo forte il bisogno di preservare, di capire,
di evitare l'oblio e di trasmettere ai nostri figli
frammenti importanti della cultura dei nostri padri».
Per chi volesse saperne di più
il sito è www.arginemaestro.org

PAOLO RUINI

Giornale di Reggio - 3 ottobre 2008

venerdì 26 settembre 2008

UovaCrem all'antica... un piccolo assaggio ai gentili visitatori !


UovaCrem all'antica è un piacevole "toccasana" omologo del VOV, un liquore mito e golosità del novecento,
eccezionalmente ri-prodotto per L'Argine Maestro (secondo una antica e segreta ricetta)
in modo assolutamente artigianale utilizzando solo ingredienti semplici e genuini:
tuorli di uova di galline ruspanti, latte fresco di giornata, zucchero e fine marsala secco.

Sabato 27 e Domenica 28 Settembre 2008 a GUASTALLA [RE], per la XII edizione di Piante e Animali Perduti, in Piazza Mazzini presso l'infopoint della nostra Associazione saremo lieti di offrirne un piccolo assaggio ai gentili visitatori.

Per chi non conoscesse le origini del liquore all'uovo, dovete sapere che il VOV nasce a Padova nella Drogheria di Gian Battista Pezziol
in via dei Servi, oggi via Roma, nel lontano 1840. L'attività principale di Pezziol è la produzione di torrone e questa richiede, giornalmente,
l' utilizzo di centinaia di albumi dell'uovo. Dei tuorli restanti, in azienda, non sanno cosa farne. Il consumo in famiglia e la vendita alle trattorie della zona non sono sufficienti per collocare, quotidianamente , un prodotto così delicato come il tuorlo d'uovo e, a quel tempo di impossibile conservazione.
Ecco l'idea: un liquore dalla ricetta semplice e genuina, a base di tuorli d'uovo, marsala e zucchero. A questo liquore viene dato il nome VOV (modificando il termine dialettale veneto di Vovi - uova). Il liquore incontra subito il gusto dei consumatori e già nel 1856 viene assegnata a G.B. Pezziol una medaglia d'argento per la qualità dei suoi prodotti.
Il fabbricante padovano di torroni (e ora anche di liquore) porta il suo VOV alla corte di Vienna e ottiene un successo così grande che gli Arciduchi gli conferiscono un solenne brevetto con l'aquila a due teste. Da quel momento VOV diventa indiscusso protagonista delle proposte corroboranti al bar, mentre a casa è più pratico del tradizionale uovo sbattuto con zucchero e marsala .
VOV viene esportato e apprezzato in molti Paesi.
Quando scoppia la seconda guerra mondiale VOV viene prodotto quasi esclusivamente per le forze armate e , pur con la stessa formula , viene battezzato con una sigla dal suono più marziale VAV2 (acronimo di Vino Alimento Vigoroso). Sempre durante la seconda guerra mondiale VAV2 sarà imbottigliato in confezioni di cartone pressato e vetrificato internamente. Si otterrà così il doppio vantaggio di una continuità di produzione, in assenza del vetro , e minor peso delle confezioni che saranno, così, più facilmente trasportate su tutti i fronti. La scritta che appare sulle bottiglie dell'epoca testimonia già una presenza di VOV in zona di guerra. In seguito una attenta politica di marketing inserirà VOV nei segmenti più strategici.
Le baite di montagna, accanto alle piste da sci, come i bar più importanti d'Italia diventano la migliore reclame per il prodotto.
Calimero, Bombardino, Scozzese e Pirata sono altrettanti indovinati abbinamenti di Vov caldo rispettivamente con: Caffè (Calimero); Brandy (Bombardino); Whisky (Scozzese); Rum (Pirata)
Ottimo anche per realizzare dolci favolosi, miscelato alla crema pasticcera, e per realizzare zuppe inglesi e semifreddi fantasia.

domenica 21 settembre 2008

La GAZZETTA di REGGIO scrive di noi...







La cultura della Bassa

«naviga» sul web

GUASTALLA. Anche la rete internet può essere utile per diffondere la conoscenza della cultura della Bassa: da alcuni giorni è nato un blog, curato dall’associazione culturale «L’Argine maestro», fondata poco tempo fa a Guastalla per non disperdere un patrimonio così importante. «Siamo un gruppo di persone comuni, con interessi, cultura e professioni diverse - spiega il presidente Daniele Daolio - ci unisce l’amore per il nostro territorio. L’associazione è nata ad aprile e in questi mesi ci siamo confrontati sugli obiettivi: abbiamo concordato sul fatto che i ritmi di vita di oggi ci stanno facendo perdere giorno dopo giorno valori straordinari legati alla nostra terra, per cui è necessario fare qualcosa». E’ nata così l’idea di creare una sorta di task force per salvare la cultura della Bassa. «Il nostro scopo è cercare di preservare tutto quello che fa parte della nostra cultura - precisa Daolio - ci occuperemo di storia, archeologia, ambiente, tradizioni, dialetto, gastronomia ed altri ambiti». L’associazione è sorta a Guastalla, ma si estenderà agli altri territori legati al fiume: «Ci stiamo aprendo a tutti i Comuni uniti dall’anima del Po; le nostre iniziative saranno rivolte anche alla Bassa mantovana, in un ideale abbraccio tra due zone che storia e ambiente hanno tenuto assieme per secoli». «L’Argine maestro» sarà presente a Guastalla alla manifestazione «Piante e animali perduti» durante il prossimo fine settimana. «Per prima cosa - chiarisce Daolio - raccoglieremo le testimonianze delle persone ancora in vita, per arricchire il nostro patrimonio; collaboreremo con associazioni ed enti locali in occasione di manifestazioni che riguardino i nostri temi. Pensiamo poi di realizzare serate, filmati e pubblicazioni; il tutto avrà un taglio divulgativo, perché il contenuto sia patrimonio di tutti». Prima ancora della sua presentazione «ufficiale», l’associazione è sbarcata sul web, all’indirizzo associazionearginemaestro.blogspot.com (presto sarà attivato anche il sito). «Non siamo nostalgici, ci rivolgiamo a tutti - conclude Daolio - soprattutto vogliamo trasmettere queste conoscenze ai nostri figli, quindi usare i loro mezzi per noi sarà prioritario».

Gabriele Maestri

sabato 20 settembre 2008

A.A.A. CERCASI...















Raccogliamo materiale documentario
per studiare la storia, l'archeologia, le testimonianze,
gli usi e costumi, la lingua, l'ambiente e la cultura locale
nelle sue più ampie accezioni.

Qualunque tipo di collaborazione è bene accetto.

venerdì 19 settembre 2008

Week-end con Piante e Animali Perduti


Nel contesto della XII edizione di
Piante e Animali Perduti
,
mostra-mercato di antiche varietà di frutti, fiori, ortaggi, sementi
e razze di animali rurali,
Sabato 27 e Domenica 28
Settembre 2008
dall'alba al tramonto
saremo presenti a GUASTALLA [RE]
nella splendida cornice di Piazza Mazzini
con un infopoint dell'Associazione.

Conosciamoci meglio!

martedì 16 settembre 2008

Salva con noi la cultura della tua terra


Ne ho conosciuto tanti, di vecchi, a partire dai miei nonni.
Gente pratica, di poche storie, portatrice di belle storie e di brutti ricordi, sempre e comunque cose da raccontare a quelli che di anni ne contavano parecchi di meno. Era trasmissione di un pensiero minimo ma grandioso, era dolce infusione di civiltà. La loro, la nostra.
Gente della Bassa.
Ora questi portatori stanno venendo meno, uno alla volta, in silenzio. E con loro sta cambiando l’ambiente, il paesaggio e muoiono anche le case che li ospitarono, trasformate o abbattute e scompaiono tracce della nostra storia, si affievolisce il suono della loro parlata, mediata da voci diverse e stonate. Ho visto con stupore che anche le opere d’arte sono conservate ma senza essere valorizzate, che le chiese si chiudono alla visita e muoiono anch’esse.
E allora mi rendo conto che, finita certa gente che ormai è vecchia anche i miei cappelletti non saranno più gli stessi come quelle coppie di pane nostrano che sanno di strutto e non della farina schietta mutata in pane dall’acqua e dal fuoco.
Posso allora essere complice di questa morte? Devo essere io ad accompagnare stancamente per l’ultimo viaggio il seme rimasto della cultura del luogo in cui sono nato e vivo? Voglio essere colui che non trasmette nulla ai propri figli perché nulla ha saputo conservare e ora ha poco da dire?

daolio@arginemaestro.org

lunedì 15 settembre 2008

C'è posto anche per te !


Salvaguardare storia, ambiente, arte e cultura locale significa credere che il patrimonio che ci hanno trasmesso coloro che sono venuti prima di noi non debba morire.
Abbiamo un preciso dovere nei confronti dei nostri figli e di tutti quei giovani che ancora non sono nati ma che rischiano di non conoscere le loro radici.
Com’è sacrosanto difendere il dialetto, la nostra lingua, è altrettanto fondamentale raccogliere i racconti di vita degli anziani. Come è doveroso salvare dal degrado le nostre campagne è giusto dare il risalto che meritano a tutte le espressioni dell’arte della Bassa, a partire da quelle che la storia ci ha consegnato. E proprio la storia delle nostre terre, nel cui sottosuolo restano celate importanti testimonianze archeologiche, è il filo conduttore dell’azione dell’associazione L’Argine Maestro.

Se credi che tutto ciò non debba scomparire per sempre, se credi che è tuo preciso obbligo dare una mano alle nostre piccole ma importanti espressioni artistiche, storiche, culturali e delle nostre tradizioni, allora…
su L’Argine Maestro c'è posto anche per te !

daolio@arginemaestro.org