mercoledì 27 ottobre 2010




















Nell'Auditorium Padre Paolino, attiguo 
al Santuario della Beata Vergine della Porta in Guastalla, venerdì 5 novembre alle ore 20.45 sarà presentato il volume:
   
La pietra di luna si fa preghiera. Paliotti d’altare in scagliola carpigiana nel territorio 
della ex Diocesi di Guastalla”
 
Aprirà l’incontro il dott. Marzio Dall’Acqua, storico dell’arte.
Gli autori del volume, Fausto Franzosi 

e Giorgio Pelli per la parte fotografica 
ed Elisa Bertazzoni per i testi, 
hanno inteso realizzare un progetto 
del compianto Mons. Giancarlo Bellani, direttore della Biblioteca Maldotti.

domenica 17 ottobre 2010

Pesci-alieni nel Po















"In Po non ci sono più i pesci che finivano sulla tavola dei nostri padri e dei nostri nonni."

Abbiamo preso atto della triste realtà
con le ultime indagini convalidate dalla pescata effettuata solo pochi giorni fa per il controllo 
e la classificazione delle specie.

Questa la dichiarazione di Francesco Nonnis Marzano, docente di biologia animale all'ateneo di Parma. I numeri sono impressionanti: secondo l'International Union for Conservation of Nature (IUCN), il 99% delle 50 specie autoctone 
del grande fiume sono nella lista rossa 
dei pesci a rischio di estinzione.  
La tinca, l'anguilla, il luccio, la cheppia, sono ormai un ricordo. Resiste bene solo il cavedano.

Nel grande fiume, sono arrivati i pesci-alieni
in pochi anni sono diventati i padroni delle acque. Quarantatrè specie alloctone, dal siluro 
al lucioperca, dal barbo danubiano al pesce gatto americano, hanno tolto cibo e spazio ai pesci nostrani. 














"La storia del pesce gatto, dice il professore, 
mi sembra emblematica. C'era quello "nostrano" 
(che proprio nostrano non era, in quanto importato dal Nord America alla fine dell'800) 
ma ormai acclimatato e considerato autoctono. 
I proprietari dei laghetti di pesca sportiva hanno scoperto però che con il pesce gatto americano, Channel cat fish, che pesa almeno tre chili e non tre etti come il nostrano, per i pescatori c'era più soddisfazione e così l'hanno importato dagli Stati Uniti agli inizi degli anni '70. 
Qualche esondazione, qualche fuga attraverso 
i fossi di scolo, e l'americano è finito in Po, sfrattando il nostrano. Stessa storia per il siluro. 

Ai pescatori non sembrava vero catturare un pesce da 70 chili, per farsi poi la foto da mostrare come trofeo agli amici. Anche questo animale, capace di mangiare oltre agli altri pesci anche anatre e nutrie (le ho trovate io nella sua pancia) è diventato uno dei grandi predatori del fiume".

da: La Repubblica del 09 ottobre 2010 

venerdì 15 ottobre 2010

Musica per le orecchie, come cura della pesantezza della vita

I Violini di Santa Vittoria

Al concerto OSTERIA DEL FOJONCO  
di domenica 3 ottobre 2010 a Lentigione (RE), 
ho avuto il piacere di conoscere il maestro Orfeo Bossini, il gruppo "I Violini di Santa Vittoria", ma soprattutto ascoltare e apprezzare 
il ritmo di una musica di altri tempi.

I Violini di Santa Vittoria, anno riproposto 

il liscio mediopadano delle origini nella sua 
forma autentica, cioè il quintetto d'archi: 
tre violini (Orfeo Bossini, Davide Bizzarri 
e Roberto Mattioli), una viola (Luigi Andreoli
e il contrabbasso (Filippo Pedol), 
spaziando dai tipici valzer, mazurche, polke, 
ad alcuni tango e one step.

L'attività artistica de "I Violini di Santa Vittoria" può aiutare a riscoprire e rivalutare un genere spesso bistrattato:
"Oggi dici liscio e pensi subito a certi intrattenimenti un pò bizzarri o alle Feste dell'Unità, ma una volta 
era una cosa diversa", afferma 
il direttore del gruppo, Orfeo Bossini.

Il gruppo nasce nel 1999 grazie al coordinamento di
Sheherazade. E' un'avventura nuova per gran parte di loro: alcuni provengono da generi diversi, come la musica classica, ma con l'approdo al liscio, quasi inaspettatamente, scoprono 
un mondo appassionante. La loro attività rientra 
nel più ampio progetto Taca Dancer, collana discografica che punta al recupero storico 
della tradizione musicale emiliana all'interno 
del fenomeno della musica da ballo di coppia, di differenti tradizioni musicali, culturali, artistiche e sociali dell'Italia fra Ottocento e Novecento. 

Davide Bizzarri, 1° violino
Orfeo Bossini, 2° violino
Roberto Mattioli, 3° violino
Luigi Andreoli, viola
Riccardo Tesi
Claudio Carboni

Nel loro nuovo cd "Osteria del Fojonco" a cui hanno collaborato Riccardo Tesi e Claudio Carboni, all'anima filologica si accosta l'anima creativa, come emancipazione dalle origini del liscio e rinnovamento della tradizione. Il risultato è la proposta degli antichi brani del repertorio del liscio emiliano in una veste nuova,
più contemporanea, per dare visibilità ad una musica che nel corso
del tempo si è persa ed è stata sostituita dal ballo liscio popolare.
Recupero storico nel progetto del gruppo significa riallacciarsi proprio a quel contesto storico in cui è nato il liscio. Nella fine dell'Ottocento a Santa Vittoria di Reggio Emilia, il gradino più basso della piramide sociale è occupato dai braccianti, i proletari della terra, che suonano nelle pause dal lavoro nei campi, in ogni ricorrenza e con un unico scopo: costruire una vita migliore. Questa è anche la storia
di Arnaldo Bagnoli, uomo semplice e violinista virtuoso
di Santa Vittoria di Gualtieri (Reggio Emilia), morto nel 1965.
Dalla scoperta dei suoi brani musicali, che ha ispirato il gruppo,
sono nate molte composizioni.
In quelle note c'è la musica degli uomini semplici di allora, ci sono quei balli come cura della pesantezza della vita.
 
Sottolineandone la grande disponibilità, prima che me ne dimentichi, plaudo a Gianni Torelli autore delle spettacolari foto a corredo del post. www.giannitorelli.com


Per gli amici sul web: Il Tango del Fojonco, dedicato all'amico Giuseppe Pederiali, qui nella registrazione effettuata
al Teatro Comunale di Carpi


Buon ascolto!

giovedì 14 ottobre 2010

"Leggo, dunque sono"






















Parafrasando Cartesio sono tornati i B-Days
tante occasioni per valorizzare le biblioteche 
del territorio e il loro patrimonio. 
Dall'11 al 17 ottobre 2010
sei giorni di appuntamenti per scoprire 
i tanti modi di vivere i libri e le biblioteche. 

In particolare segnaliamo l'iniziativa INCONTRO CON L'AUTORE alla Biblioteca di Bagnolo in Piano “Centro Culturale Cà Rossa”.

Alle ore 11.00 di domenica 17 ottobre

Giuseppe Pederiali presenta i libri 

di Gabriele Franceschi conversando 

con l’autore di Fojonco, di Bissa Granda 

e di Galline di Borgo Emilio. 

 

" Gabriele Franceschi questi racconti li ha scritti per poterli raccontare ai suoi nipoti, con calma, a voce o attraverso la pagina, senza perdere il filo delle trame che sono complesse e suggestive, come lo erano le fole che i cantastorie di professione o gli improvvisati cantori contadini inventavano durante la civiltà di ieri, ovvero prima del'avvento della televisione. Di sicuro sono racconti destinati a piacere anche agli adulti, o almeno a quelli, i migliori, che sono ancora capaci di sognare con il sole e con la luna ..."

(Giuseppe Pederiali)


Biblioteca Comunale "Cà Rossa”
Via Repubblica, 14 Bagnolo in Piano (Reggio Emilia)
T. 0522 951948

Per visualizzare l'elenco completo
delle iniziative:
http://biblioteche.provincia.re.it/


P.S.  Imparate a tenere sempre sul davanzale della finestra di casa 
un generoso bicchiere di buon lambrusco.
Ritrovandolo vuoto, avrete la conferma del passaggio 
del Fojonco (rapace goloso di vino) anche dalle vostre parti.





lunedì 11 ottobre 2010

"La Bassa è un luogo dell’anima"


 




















Dalla fantasia del giornalista Donato Ungaro nasce, per i tipi della casa editrice Battei: "EGREGIO INGEGNER Giuseppe Bottazzi" appassionante racconto ambientato sulle rive 
del Po che rievoca, a cinquant’anni di distanza, 
le atmosfere dell’intramontabile saga guareschiana di Peppone e Don Camillo.

I protagonisti del divertente romanzo, sono 
i nipoti dei due eterni duellanti del Mondo Piccolo: il giovane ingegnere Giuseppe Bottazzi, che dal celebre nonno comunista eredita non solo 
una casa nella Bassa ma anche il nome 
e il cognome, e la missionaria laica Cesira, 
unica discendente del famoso parroco. 
Per un caso fortuito i due s’incontreranno e… 
sarà l’inizio d’una lunga serie 
d’avventure e peripezie che li porterà 
a comprendere i veri valori della vita. 


Il romanzo sarà presentato Sabato 
16 ottobre 2010, alle ore 17.00 
nella Biblioteca Comunale di Palazzo Frattini
Dialoga con l’Autore: Gabriele Maestri
Legge: Fiorello Tagliavini


“La storia si snoda in undici racconti, 
ma in futuro potrebbero anche diventare 
ventidue e poi trentatré… e via via finché 
non sarete stanchi di sentirle. 
Perché il fiume continuerà ancora, 
per chissà quanti secoli, a scorrere placido 
sotto la pancia di una barca, raccontando, 
a chi gli presta orecchio, storie un po’ vere 
e un po’ inventate, ma che lasciano sempre 
in pace con sé stessi. 
Perché la Bassa è un luogo dell’anima, 
ed è bello sapere che c’è”.
(Donato Ungaro)


Biblioteca Comunale di Palazzo Frattini

Piazza Giuseppe Garibaldi
Guastalla (RE)
Info: 0522 839755
biblioteca@comune.guastalla.re.it

L'evento si inserisce tra le iniziative: 


 

I giorni delle biblioteche













Parte oggi la terza edizione 
dei giorni delle Biblioteche

Fino a domenica 17 ottobre 
una festa con una programmazione 
su tutto il territorio provinciale di manifestazioni 
e spettacoli, per scoprire o ri-scoprire 
le Biblioteche in un’atmosfera diversa, 
per conoscerne i servizi, per esplorarne gli spazi, gli aspetti nascosti e per viverne le opportunità.


Per rendere ancora più conosciute, frequentate 
e amate le Biblioteche: un’occasione che offre 
a tutta la comunità, sia spazi che iniziative 
per bambini, ragazzi ed adulti; narrazioni, 
letture animate, presentazioni di libri, visite guidate, spettacoli teatrali, colazioni con ospiti 
e molto altro ancora...

venerdì 8 ottobre 2010

Repertorio di parole spesso del tutto perdute.























Appartiene al mio personale "bottino librario" attinto al recente Festivaletteratura di Mantova, il piccolo ma indispensabile "librino": VOCABOLARIETTO MANTOVANO-ITALIANO 
PER LE SCUOLE E PER IL POPOLO 
interessante riproduzione anastatica 
per i tipi delle Tre Lune Edizioni.

Oggi è difficile immaginarlo, ma nell'Ottocento 

i ragazzetti mantovani, figli di proletari analfabeti, che negli ultimi decenni del secolo erano chiamati a frequentare le pubbliche scuole, ignoravano quasi del tutto la lingua italiana, 
ne conoscevano soltanto poche parole, 
non ne intendevano che limitate espressioni. 
Ecco che si comprende l'utilità pratica dei vocabolari dialettali che, prima e dopo l'unità nazionale, fiorirono in ogni parte d'Italia.
(Dalla postfazione
di Giorgio Bernardi Perini)

Ettore Berni
, forte e consapevole figura 
di maestro e educatore, che profuse 
il suo impegno nella scuola con esiti apprezzati 
anche a livello nazionale, ricorda:   
"Più volte m'avvenne 
di non saper dire a' miei allievi 
il nome degli oggetti più comuni e usuali. Umiliato da tale ignoranza... andai man mano raccogliendo
le parole e le frasi principali 
del nostro dialetto, anzi quelle particolarmente che si adoperano 
nel comune parlare e che mi venivano giorno per giorno suggerite nella pratica della scuola".
 

Il VOCABOLARIETTO del Berni (pubblicato per 
la prima volta a Mantova nel 1882 per i tipi 
del Premiato Stabilimento Mondovì), dopo cento anni, da strumento propedeutico e didattico, 
si è trasformato in un vivace e curioso repertorio di parole, modi di dire, espressioni un tempo abusate e oggi quasi perdute, spesso del tutto perdute. L'umile compilazione si è mutata in un'attenta testimonianza di quanta ricchezza espressiva il dialetto abbia dimenticato lungo 
i pochi decenni trascorsi, di come la lingua mantovana sia venuta depauperandosi 
e avvilendosi. 
Di quanto questo prezioso vademecum della memoria 
sia indispensabile 
per non dimenticare.

Info: www.trelune.com

mercoledì 6 ottobre 2010

“Luzzara e Zavattini. Un legame lungo una vita”


8x10 di Andrea Mozzali. Courtesy of Briciole di Neve

Proseguirà fino al 6 gennaio 2011
la bella e interessante mostra 
“Luzzara e Zavattini. Un legame lungo una vita” che vede eccezionalmente esibita una parte della magnifica raccolta 
8x10 di Cesare Zavattini.
Opere tratte dalla storica Collezione Minima 

del Museo MAGI ‘900 di Pieve di Cento, 
che la conserva, ed esposte per la prima volta 
in provincia di Reggio Emilia.
Zavattini, noto ai più come scrittore, autore 

di testi letterari e saggistici, articoli di cronaca 
e soprattutto di notevoli soggetti e sceneggiature cinematografiche, ha dedicato gran parte della sua vita all’arte, sia come autore che come collezionista di dipinti. L’idea di collezionare dipinti otto per dieci centimetri venne a Zavattini nel 1941, allorchè ricevette il bozzetto 
(di quella misura) di un dipinto di Campigli. 
Un dono che costituì la “prima pietra” 
per la costruzione della Collezione Minima
Una raccolta unica per il ridottissimo formato scelto, che stimolò Zavattini ad inventare un collezionismo nuovo, di proporzioni insolitamente ridotte e che assunse presto i connotati della committenza vera e propria.
Una collezione che raccoglieva circa 2000 pezzi, traguardo economicamente impensabile se le opere fossero state di medio o grande formato, piccoli capolavori di tutti gli artisti allora più 

o meno famosi, conosciuti personalmente 
o contattati per lettera.


8x10 di Arnaldo Bartoli. Courtesy of Briciole di Neve


Museo Nazionale delle Arti Naïves
ex Convento degli Agostiniani
Via Villa Superiore, 32 
Luzzara (Reggio Emilia)

Aperture: 

Sabato, Domenica e festivi 
ore 10.00-12.30 / 14.30-19.00
Dal Martedì al Venerdì, solo su prenotazione 
Tel. 0522 977612 (centro culturale)
 
INGRESSO GRATUITO


sabato 2 ottobre 2010

Un libro di storia cucinata, condita con il sale della tradizione e il pepe della leggenda...























... quando i ritmi della vita erano scanditi dalle stagioni, quando i cibi non erano solo nutrimento per il corpo ma sostegno per l'anima, 
quando il regime alimentare era basato quasi esclusivamente sui frutti della terra, gli animali erano compagni di lavoro e l'uovo cibo sacro perché fonte di vita. Quando "al fiorire del pero devi fare la cena sacra per i buoi"... 

Nell'ambito del festival d'ottobre Un Po 
alle ore 16.00 di domenica 3 ottobre 2010,  
"goloso" appuntamento letterario a Lentigione 
di Brescello (Reggio Emilia).
Presso l'Oratorio Bacchi Mellini,  

Laura Zilocchi presenta il suo ultimo libro:  
L'oca in dal bronson. Storia di oche e di galletti, di tortelli e cappelletti. Nel corso dell'evento, letture a cura di Mariangela Dosi.

Quello che viene presentato domani, 
non è un libro di storia, non è un libro di cucina.  
E' un libro di storia cucinata, condita con il sale della tradizione, il pepe della leggenda, 
cotta sul fuoco della magia... ma è anche storia 
di oche e di galletti, di tortelli e cappelletti, 
di schisöli e chisolen e scudèli ed bevr'in vèn...
 
...Tra la fine di novembre e i primi di febbraio, quando il vento di tramontana inizia a soffiare gelido sulla campagna, il "masén" si presentava nelle cascine per il rito dell'uccisione del porco. 
Il maiale, preziosissima riserva di cibo, sin dall'antichità considerato animale sacro...

Questo passaggio è solo uno degli esempi attraverso i quali la scrittura di Laura Zilocchi recupera la tradizione, la afferma e la fa rivivere.


Per saperne di più... l'appuntamento è sul luogo dell'evento,
presso: Oratorio Bacchi Mellini
Via Imperiale inferiore Lentigione (RE)

In caso di pioggia, presso il Centro Sociale di Lentigione.


 

venerdì 1 ottobre 2010

APERTURA NON STOP






















"Domenica di carta. Biblioteche e archivi si raccontano"
 
Domenica 3 ottobre 2010 dalle ore 9.00 alle ore 20.00 apertura straordinaria al pubblico degli archivi e delle biblioteche statali. Un percorso affascinante alla scoperta della memoria del sapere attraverso libri, documenti, fotografie, stampe, disegni e molto altro. Tesori sconosciuti, presentati ai cittadini di ogni età. Tecnologie e servizi innovativi per l’accesso alle informazioni di oggi e di ieri. Visite guidate, esposizioni ed eventi per rendere ancora
più avvincente il viaggio nel cuore della cultura che ha fatto grande
il nostro Paese. Dalla Bassa, le mete più comode da raggiundere:
Parma e Mantova con specifiche ed interessanti iniziative.

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L'Archivio di Stato di Mantova aderisce al progetto nazionale "Domenica di carta. Biblioteche e archivi si raccontano"
Con l'apertura straordinaria al pubblico, propone le iniziative:

L'Archivio di Stato dimora della storia
Presentazione dell'istituto e del patrimonio documentario conservato e visita ai depositi.

Mantova com'era
Esposizione di fotografie storiche di Mantova e del suo territorio, provenienti dagli archivi fotografici Giovetti, Calzolari e Benatti, acquistati in anni recenti dall'Istituto.

Sportello Antenati
Illustrazione a un pubblico non specializzato come fare ricerca
sulle origini della propria famiglia, partendo dalla banca dati
per le ricerche anagrafiche che contiene oltre 180.000 nomi relativi alla popolazione maschile residente nella provincia di Mantova
dal 1847 al 1900.

Prenotazione obbligatoria. Telefono prenotazioni: 0376/324441
MANTOVA 3 ottobre 2010 dalle 9.00 alle 20.00

Per ulteriori informazioni: www.archivi.beniculturali.it/ASMN/
Tel.: 0376/324441
Mail: as-mn@beniculturali.it

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L'Archivio di Stato di Parma
propone ai visitatori un percorso articolato in quattro tappe:

Proiezione di un filmato relativo alla sua sede monumentale, l'ex Ospedale Vecchio, prestigioso edificio della fine del Quattrocento.

Sintetica presentazione delle finalità dell'Istituto e dei  servizi offerti, attraverso una panoramica sul patrimonio documentario conservato  e la vasta gamma di possibilità di ricerche e connessioni con la storia personale e del territorio.

Una piccola  mostra riassumerà  l'attività  dell'Archivio e le principali iniziative espositive ed editoriali realizzate nel più recente passato.

Visita guidata ai locali più pregevoli dell'edificio.


Ingresso gratuito. Telefono prenotazioni: 0521/235487
PARMA 3 ottobre 2010 dalle 9.00 alle 20.00

Per ulteriori informazioni: www.archivi.beniculturali.it/ASPR
Tel.: 0521 233185
Mail: as-pr@beniculturali.it

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La Biblioteca Palatina, invece, partecipa al Progetto con l'apertura straordinaria della Biblioteca e del Museo Bodoniano.

Dalle ore 9.00 alle ore 15.00 sarà possibile visitare la Biblioteca Palatina, occasione domenicale per conoscere la storia di questa realtà voluta da don Filippo di Borbone nella seconda metà del '700 come biblioteca di “Pubblica Utilità”.

Alle ore 15.00
l'attenzione si sposterà al Museo Bodoniano Per far conoscere il mestiere del tipografo, così importante per la diffusione della cultura e ormai quasi dimenticato, la Biblioteca Palatina - in collaborazione con il Museo Bodoniano e l’Associazione Amici della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano, organizza l'evento “Si stampa con Bodoni”, un laboratorio di stampa manuale rivolto ai bambini della scuola primaria, durante il quale sarà rimesso in funzione il torchio esposto al Museo, fedele ricostruzione di quello utilizzato da Bodoni, per stampare alcuni fogli che i piccoli potranno portare a casa. Il laboratorio, a numero chiuso di partecipanti e su prenotazione, vuole essere un nuovo modo di approccio a Giambattista Bodoni, grande tipografo a cui la Biblioteca Palatina
è storicamente legata e di cui conserva l'eccezionale patrimonio fatto di libri, carte, lettere e strumenti tipografico-fusori, ovvero gli strumenti per comprendere le procedure di fusione e di stampa in uso dall'epoca di Gutenberg fino all'avvento della stampa industriale.

Alle ore 18.00 infine nel Salone Maria Luigia sarà presentato il
3° volume della Collana Mirabilia Palatina (edita da MUP Editore in collaborazione con la Biblioteca Palatina) dal titolo “La fucina dei caratteri di Giambattista Bodoni”. Per la prima volta la figura del grande tipografo è stata analizzata dal punto specificamente tecnico: tutta l'attività di incisore e di fonditore di caratteri è stata ricostruita da Andrea De Pasquale, Direttore della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano, riconoscendo negli strumenti originali bodoniani
il percorso produttivo della sua officina.


Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria.
Telefono prenotazioni: 0521/220449
dal Lunedì al Venerdì ore 8.00-14.00

PARMA 3 ottobre 2010 dalle 9.00 alle 18.00

Per ulteriori informazioni:
www.bibliotecapalatina.beniculturali.it
www.museobodoni.beniculturali.it
Tel.: 0521 220411
Mail:
b-pala@beniculturali.it
museobodoni@beniculturali.it