giovedì 27 novembre 2008

AGLI SPIRITI CURIOSI












Giornale del passato guastallese a cura della Biblioteca Maldotti


27 novembre 1656
Denuncia fatta dal barigello di Guastalla

Hier sera da quattro hore (dopo l'Ave Maria) in circa, caminando con miei huomini incontrai su l'argine un hebreo chiamato per nome Sulam Todeschi, quale veniva, come esso disse, da casa di Prospero Mirandola, parimenti hebreo, et essendo senza lume gli dimandai che autorità esso haveva d'andare a quel modo, et esso mi disse che non haveva autorità alcuna et che per il passato non si guardava se s'andava con lume o no. Al che io con i miei huomini lo presi et lo condussi prigione et per mio debito ne son venuto dar parte alle Signorie loro perchè sia castigato.

da: Archivio Storico del Comune - Cause d'appello e relative agli Ebrei

mercoledì 26 novembre 2008

Antiche foto della Fiera di Santa Caterina












Immagini a confronto.
La prima: Parco Fiera di Guastalla nel novembre 1941
la seconda: Luna-park Fiera di Santa Caterina 2008














Cerchiamo persone disposte a collaborare con entusiasmo
alla ricerca di immagini che documentano
tutte le passate edizioni della Fiera di Santa Caterina a Guastalla.
L'intento è quello di ricostruire un documento visivo,
una sorta di album in grado di indagare
sulla trasformazione dei costumi e ridare forma
a ricordi sbiaditi dal tempo.
Una apposita galleria di immagini verrà allestita on line
sul sito www.arginemaestro.org
Confidiamo sulla Vostra capacità di riportare alla luce
antiche testimonianze inpolverate dagli anni o dormienti
sul fondo di un casetto.
L'invito è per tutti, e... la caccia è aperta!

martedì 25 novembre 2008

La ricetta delle Frittelle Luna-Park














Le frittelle Luna-park, sono dei dolci fritti e zuccherati,
dalla tipica forma tonda e schiacciata, molto comunemente preparate dagli ambulanti nei luoghi di divertimento.

Tutti vorremmo prepararle a casa nostra per fare felici noi stessi
e i nostri bambini o per ricordare attraverso il loro sapore,
la nostra infanzia o momenti di gioia.
Eccovi quindi una ricetta che li riprodurrà fedelmente.

Ingredienti per l'impasto

- Burro 100 g.
- Farina 500 g.
- Latte 250 ml.
- Lievito di birra 25 gr.
- Buccia grattugiata di 1 limone
- 1 fialetta di aroma al limone
- Sale fino 10 g.
- 1 bustina di Vanillina
- Zucchero 50 g.

Togliete il burro dal frigorifero e lasciatelo ammorbidire
a temperatura ambiente.
Fate sciogliere il lievito di birra nel latte leggermente tiepido,
e attendete che in superficie si formi un po’ di schiuma.
Nel frattempo mettete in un recipiente capiente
(o in una impastatrice) la farina, lo zucchero, il sale, la buccia grattugiata di un grosso limone, la fialetta di aroma al limone e unite il latte con il lievito disciolto in esso.
Impastate bene per qualche minuto e poi aggiungete il burro
a pezzetti , quindi continuate a impastare qualche minuto
ino ad ottenere un composto morbido ed elastico.

Ungete di olio di semi (meglio se di arachide) i palmi delle mani
e una ciotola abbastanza grande, prendete l'impasto e mettetelo a lievitare per circa 1 ora e ½ nella ciotola unta e posta in un luogo privo di correnti d’aria e fonti di calore, poiché il burro contenuto
in esso potrebbe ammorbidirsi troppo.
Tenete presente che l’impasto dovrà raddoppiare il suo volume.
Inumidite uno strofinaccio da cucina pulito e coprite l’impasto delle frittelle, servirà a prevenire il formarsi di una crosticina dura sulla superficie.

Trascorso il tempo necessario, prendete l’impasto delle frittelle e formate un lungo bastone che taglierete a pezzetti del peso di circa 100-110 g. e formerete delle palline che disporrete su di un canovaccio pulito e asciutto, distanziandole tra di loro di almeno
2-3 cm. Ricopritele con un altro canovaccio, attendendo circa 20 minuti per la seconda lievitazione.

Passati i 20 minuti, allargate con le mani le palline di impasto per renderle piatte e circolari (dovrete allargarle ottenendo un diametro di circa 20 cm), rendendo molto sottile (quasi trasparente) il centro della frittella e lasciando i bordi un po' più spessi.
Ponete dell’olio di semi (meglio se di arachide) a scaldare sul fuoco. L’olio per friggere le frittelle, deve essere caldo ma non bollente (circa 170°). Potreste fare una prova friggendo un piccolo pezzetto
di impasto, se il pezzetto di pasta diventa dorato lentamente
l’olio è pronto.
Se invece il pezzetto di pasta si scurisce troppo in fretta , vuol dire che l’olio è troppo caldo e c’è il rischio che le frittelle si brucino.

Preparate un piatto contenente abbondante zucchero semolato
e non appena le prime frittelle avranno terminato la loro frittura, ricopritele di zucchero semolato, facendolo aderire su entrambe
le superfici.

Adagiate le frittelle già pronte su un vassoio
e servitele immediatamente.

da: www.giallozafferano.it

"Street Food" in Via Gonzaga...


















Il profumo persistente di cose buone, golose, fritte, mescolato all'aroma del caramello del vicino banco con produzione a vista di croccante è stato per me la traccia guida della Fiera di Santa Caterina a Guastalla. Un profumo che sa di antico, di ricordi, di gioventù. Un profumo che porta lontano nel tempo e che scalda il cuore. Grazie alle frittelle del Luna-park (o della Fiera), quella pasta morbida ed elastica che si tuffa nell'olio bollente trasformandosi in un dolce sensazionale, quest'anno ho avuto la piacevole sorpresa di scoprire l'identità di un vero e proprio artefice della tradizione:
il Sig. Roberto Fabbi, nativo di Villarotta. Una vita da ambulante che lo ha portato a diffonde questa straordinaria prelibatezza nelle più rappresentative edizioni di sagre e feste del Belpaese.

lunedì 24 novembre 2008

"Santa Caterina" sotto la neve


















La neve, questa mattina ha fatto la sua comparsa anche a Guastalla.
Fedeli al detto popolare "Per Santa Caterina o neve o brina"
domani 25 novembre i festeggiamenti per la tradizionale fiera,
giunta alla cinquecentocinquantatreesima edizione,
vivranno nella mutata situazione metereologica.

venerdì 21 novembre 2008

Conferenze storiche attorno alle terre matildiche













Ricordiamo l'appuntamennto di questa sera
Venerdì 21 Novembre, Ore 21.00
SALA PRAMPOLINI, Centro Culturale San Benedetto,
Via Cavallotti BRESCELLO (RE)

Il territoro nell'età dei Canossa
Giurisdizioni, castelli, pievi, patrimoni dei Canossa
nel racconto delle carte e delle tavole
che compongono la mostra sul "Tesoro dei Canossa"

Prof.ssa Tiziana Lazzari
Docente di storia Economica e Sociale del Medioevo,
Storia delle Città presso l'Università di Bologna

Per informazioni: Comune di Brescello 0522/482511
Biblioteca Comunale 0522/482520

sabato 15 novembre 2008

AGRISHOW Gran Varietà


















Uno spettacolo per far sorridere anche i più seri…
perchè il riso fa buon sangue!

E' ormai tradizione l'appuntamento giunto alla diciasettesima edizione e atteso da tutti coloro che desiderano trascorrere un sabato sera all'insegna del sano divertimento. In occasione della
Fiera di Santa Caterina si scatena il vivace gruppo di agricoltori guastallesi, coordinati da Lino e Mauro Alberini, che propongono scenette in vernacolo, le gag dello stesso conduttore:
Lino “At Giubin”, simpatici quadri di vita paesana oltre
alle premiazioni e ai riconoscimenti per i migliori allevatori
e produttori agricoli della Provincia.
Una grande festa collettiva per un doveroso e importante riconoscimento a coloro che, attraverso l'ingegno e il lavoro hanno contribuito a sviluppare l'offerta del nostro territorio
nel settore agroalimentare.
L'appuntamento è per questa sera,
sabato 15 novembre 2008 alle ore 20.30
al Teatro Comunale Ruggero Ruggeri di Guastalla.

UNA INDIMENTICABILE SERATA DI RISATE.
BUON DIVERTIMENTO !

martedì 11 novembre 2008

La donna che visse due volte


















Nata nel 1046, Matilde di Canossa fu donna di potere, cultura
e libertà, concetti difficili per i tempi, anche se non si aveva la sventura di nascere donna. Folta chioma rossa, eredità germanica,
la Gran Contessa Matilde di Canossa visse un'esistenza alla pari dei potenti del mondo, guidando una battaglia da stratega navigata contro suo cugino, l'imperatore Enrico IV e stringendo con papa Gregorio VII un legame spirituale oltre che politico.
E' questo che si celebra a Mantova, Reggio Emilia e nelle diverse sedi reggiane della mostra dedicata a MATILDE DEI CANOSSA.
La mostra esporrà fino all'11 gennaio 2009 il meglio delle maestranze che dopo l'anno Mille contribuirono alla realizzazione del meraviglioso Tesoro dei Canossa. Un tesoro fatto di preziosi, certo, ma anche di un patrimonio culturale di architettura, contributi letterari e storici che inquadrano le suggestioni e il peso storico di una dinastia estinta ma mai così viva come ai giorni nostri.
Lo dimostrano le tante collaborazioni, l'egregio comitato scientifico, gli operatori turistici e gastronomici del territorio, tutti uniti, sotto
il nome di Matilde, per far rivivere la sua storia e la sua grandezza.

Info: Reggio Emilia_ Palazzo Magnani 0522.444419/444446
San Benedetto Po (Mn)_ IAT-Ufficio Turistico 0376.623036
Mantova_Museo Diocesano Francesco Gonzaga 0376.320602

www.matildedeicanossa.it
www.mostramatildedicanossa.it

lunedì 10 novembre 2008

Quella casa di tolleranza croce e delizia dei guastallesi


















la Gazzetta di Reggio — 31 agosto 2008

GUASTALLA. I guastallesi di una certa età sanno bene che, tra le vie del centro storico, ce n'era una assolutamente innominabile nelle conversazioni in famiglia. Nei dialoghi con gli amici, invece, quella strada era spesso oggetto di battute, ammiccamenti e, magari, sogni più o meno inconfessabili. Via San Ferdinando era «appetibile» (o, a seconda dei casi, da evitare come il peccato) perché era la «strada dal casén». Chiedendo l'indirizzo della casa di tolleranza a chi la frequentava (anche senza «combinare» nulla) ci si può ancora sentir dire in automatico: «via San Ferdinando numero 18». I guastallesi, tuttavia, hanno sempre legato quel luogo alla parallela via Cesarea, nota come «Strada Longa», anche se in effetti è più corta della precedente. A mezzo secolo dalla legge Merlin, cui fece seguito la chiusura di tutti i postriboli d'Italia (l'anniversario esatto ricorre il 20 settembre), emerge un nuovo frammento di storia guastallese, spesso nascosto ma mai dimenticato. L'ingresso della «casa» è ancora riconoscibile: nel tratto di via San Ferdinando che collega piazza della Repubblica e piazza Roma c'è una rientranza in corrispondenza della vecchia porta, allora chiusa da un uscio in ferro. Vicino c'era un orinatoio, ora scomparso, così come non c'è più il vicolo che da via Cesarea al purtava drét in casén. La prima a gestire la casa di tolleranza fu una certa «siùra Maria»; la notorietà del luogo era tale per cui a Guastalla dire «Ma va' da la siùra Maria!» equivaleva a mandare più o meno garbatamente a quel paese (o «in casino», come si dice altrove).
Nessuno sa con certezza quando l'attività nacque, ma vengono in aiuto le cronache dell'epoca: in un numero del Popolo di Guastalla del 1914 si legge che la tenutaria fu multata per non aver rispettato gli orari di chiusura la notte del 27 settembre. Si suppone che a quella data l'esercizio fosse avviato da tempo. Alla morte della signora, nella gestione della «casa» subentrò un altro guastallese: i suoi concittadini ricordano ancora come la sua professione ufficiale (forse addirittura segnata sulla carta d'identità) fosse quella di «pescatore», ma tutti sapevano che era lui a provvedere a quanto era necessario all'attività. Quando lui smise di occuparsi personalmente del lupanare, la moglie non volle proseguire (pare preparasse solo le vivande, senza metter piede nell'edificio). Per la prima volta a gestire la prostituzione fu chiamata una maîtresse che veniva dalla Spezia, dove faceva «la vita». La donna era nota come «Loris», e chi l'ha incontrata la ricorda come una vera signora con molto stile. Morì a Guastalla nel 1953 e fu sostituita da un'altra spezzina, che rimase fino alla chiusura dell'esercizio. C'è chi dice che l'attività si spense progressivamente alcune settimane prima del «fatidico» 20 settembre; del resto, nelle memorie di molti, il casino di Guastalla non brillava né per pulizia, né per la bellezza delle prostitute.
Quello di Strada Longa non fu l'unico caso noto di prostituzione a Guastalla: alcuni ricordano che nell'attuale vicolo della Legnara «a gh'era tri casén», per ufficiali, sottufficiali e soldati, mentre di nuovo il Popolo nel 1912 plaudeva alla chiusura di un lupanare in via dei Servi, nelle vicinanze dei tre appena citati. Non mancavano poi le osterie con il zò 'd taula («giù di tavola»), con cameriere che accettavano di soddisfare i desideri di clienti «affamati». Di ciò non rimane traccia; tutto è chiuso dietro a quella porta che, fino a cinquant'anni fa, nascondeva un angolo d'inferno o di paradiso.

Gabriele Maestri

sabato 8 novembre 2008

I segni del passaggio di Matilde


















La Biblioteca Comunale PANIZZI di Brescello
e l'Assessorato alla Cultura del Comune
promuovono un ciclo di conferenze
per la conoscenza di Matilde di Canossa.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 21 novembre alle ore 21.00
alla Sala Prampolini, presso il Centro Culturale San Benedetto,
di Via Cavallotti.
Tema della serata: Il territorio nell'età dei Canossa
a cura della Prof.ssa Tiziana Lazzari
docente di Storia Economica e Sociale del Medioevo
all'università di Bologna.

info: 0522.482520 Biblioteca Comunale

venerdì 7 novembre 2008

Leggere Guastalla nell'Ottocento














I dìoscuri dell'arte tra Guastalla e l'Italia:
Antonio Gualdi e Pietro Cornali

CONFERENZA nel corso della quale Anna Mavilla e Federico Lorenzani presenteranno inediti scorci professionali dei due maggiori artisti guastallesi del XIX secolo.
A cura di Eugenio Bartoli, l'illustrazione delle vicende patrimoniali
appartenenti alle due distinte famiglie della città.

Appuntamento a Guastalla
Venerdì 7 Novembre 2008, ore 20.45
Sala espositiva San Francesco