domenica 29 dicembre 2013

Grande concorso SMEG










































Il Cibo Immaginario
1950-1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola.

 
Curata da Marco Panella, la mostra prosegue  

fino al 6 gennaio 2014 al Palazzo delle Esposizioni di Roma in un susseguirsi di immagini da osservare una ad una cogliendone l’evoluzione dei paradigmi di comunicazione ma soprattutto 
la portata evocativa ed emozionale. 

Una storia visiva suggestiva, nella quale rintracciare i segni del cambiamento di un’Italia che corre veloce dalla Ricostruzione fino all’Austerity e che nel cibo e nei modi del mangiare trova un media fortissimo 
e misura il suo affrancamento sociale. 

Tra le oltre 300 immagini che rendono fruibile 
per la prima volta al grande pubblico un percorso ragionato che recupera un giacimento culturale che ha segnato la modernità italiana, ci piace segnalare la presenza dalla SMEG (una grande azienda del nostro territorio) attraverso l'espressione del comunicato di un singolare concorso che mette in palio per gli italiani un pollo al mese per un anno.

Con quelle pagine, le pubblicità del cibo precorrevano i tempi, ne esaltavano le tendenze, alimentavano un sistema di ambizione 
e di rincorsa sociale.

Viste oggi a distanza di decenni ci restituiscono intatta l’immagine di una Nazione che aveva fiducia in se stessa e, pur con tanti tratti di ingenuità, in cammino verso la modernità.




lunedì 9 dicembre 2013

BRESCELLO, nuove ipotesi sulle persistenze romane della colonia


... L’antica Regio VIII rivive nelle memorie archeologiche di Brescello, città sorta da uno stanziamento etrusco nel VII secolo a.C. e conquistata dai Romani circa cinquecento anni più tardi. Fonti concrete, spesso scolpite sulla pietra, svelano i nomi e l’esistenza di alcuni fra i più
antichi abitanti di Brixillum 
e consentono di indagare la condizione femminile, la vita militare e le credenze religiose che caratterizzarono questo fondamentale punto di snodo commerciale della pianura padana.


In STORIA DI BRESCELLO L’età romana 
Ivan Chiesi si serve della sua decennale esperienza di archeologo per formulare nuove ipotesi sulle persistenze romane della colonia, aprendo nuove prospettive di approfondimento riguardo alle questioni dell’acquedotto romano, del porto fluviale e dell’assetto urbano, e per suffragare gli scritti dei più importanti autori greci e latini attraverso il riscontro epigrafico, i manufatti di uso quotidiano e i monumenti funebri ritrovati durante le campagne di scavo promosse sul territorio nel corso dei decenni.


Brescello romana torna così ad essere visibile nelle pavimentazioni mosaicate delle domus
nei frammenti degli intonaci parietali delle villae rustiche e in ciò che rimane delle strade che attraversavano e collegavano il centro al resto 
di quella Regio divenuta terra di floridi mercati 
e memorabili battaglie. ...


PRESENTAZIONE DEL LIBRO


ore 21.00 di venerdì 13 dicembre 2013
presso la Sala Prampolini 
del Centro Culturale San Benedetto
Via Cavallotti
BRESCELLO
(RE)








Ivan Chiesi
STORIA DI BRESCELLO
L'età romana

MUP editore (2013)

ISBN 978-88-7847-450-5







lunedì 2 dicembre 2013

Santa Bibiana...

Oggi a Guastalla, la torre civica inondata dalla luce del sole.






















I proverbi, che si tramandano di generazione in generazione, rappresentano la saggezza popolare e nella maggior parte dei casi celano un fondo di verità ...anche quando interpretano il tempo.

Come accade il 2 dicembre, quando con il detto "Santa Bibiana quaranta giorni e una settimana"  

la tradizione suggerisce che il tempo che fà in questo giorno si ripeterà anche nei 47 successivi.

Se tutto venisse confermato nei fatti, ci sarebbe ancora molto spazio per magnifiche giornate prima di un peggioramento meteo.




domenica 17 novembre 2013

AGRISHOW 2013



...con una apprezzabile definizione a tema rurale: un gran varietà di cui (come per il maiale) non si butta via niente.

 
Si è rivelato ancora una volta evento indimenticabile quanto andato in scena ieri sera nella Tensostruttura a Palazzo Ducale con l'annuale appuntamento organizzato da quel mondo contadino da ventidue anni protagonista della serata introduttiva della Fiera di Santa Caterina a Guastalla. Uno spettacolo a tuttotondo capace per qualche ora di far ridere e dimenticare le difficoltà quotidiane. 
Forse sarebbe meglio definirlo al femminile, utilizzando il termine FESTA perchè proprio di questo si è trattato. 

Luca Accorsi

Puro cabaret come forma di intrattenimento per festeggiare i buoni risultati ottenuti nell'anno agricolo e propiziatorio di rinnovate speranze da coltivare dopo il fermo invernale. 

Maquis4tet

Si è assistito a un susseguirsi di brani sulle note di famose canzoni, ma dal testo rivisitato e declinato alle attività di campagna, gag in dialetto, la straordinaria esibizione dei Maquis4tet (hanno proposto con arrangiamenti originali in "chiave jazz", un repertorio che ha abbracciato alcuni classici del pop, jazz, funk, latin, soul, blues e rock)

I ragazzi del gruppo musicale Musical Project

le bellissime interpretazioni dei ragazzi di Musical Project, lo show della compagnia di teatro dialettale I FIASCHI ...tutto magistralmente coordinato da Lino e Mauro Alberini

I FIASCHI ...impegnati nell'esilarante sketch: Onoranze Funebri

Mattatore della serata quello stesso Lino Alberini che dopo aver finito di mungere nella stalla e smessi i panni dell'allevatore, si è cimentato egregiamente nel ruolo di presentatore e tra i cambi scena ha intrattenuto il pubblico con barzellette da piegarsi in due dal ridere. 

Lino "Ad Giubin" (foto Fausto Franzosi)






















Allegria contagiosa allo stato puro, condivisa con il parterre in tutta semplicità e con tanto sano entusiasmo. Durante la serata, sono stati consegnati riconoscimenti sia ai primi dieci allevatori della provincia di Reggio Emilia (che si sono distinti per quantità di latte, nella speciale classifica di produzione) sia ai mastri casari artefici di quella straordinaria trasformazione che conduce al PARMIGIANO REGGIANO. 

Elisa Rodolfi, assessore alle Attività Economiche, posa nella foto ricordo con gli allevatori reggiani premiati per record di quantità nella produzione di latte.















Fragorosi applausi finali e un brindisi alla salute di tutti, tra ogni ben di Dio generato dalla laboriosa fatica dell'uomo.


Ancora APPLAUSI!!!



domenica 10 novembre 2013

Sguardo d’artista ...la mostra prosegue























Mario Daolio, guastallese, classe 1930, ne ha di cose da raccontare, storie di vita e di passione artistica. Emigrato in Francia nel 1949, come tanti figli della nostra terra, da una Guastalla (rurale e scarsamente industrializzata) uscita impoverita dalla guerra. Sollecitato da una sorella, andò, a Nancy dove lavorando a bottega apprese il mestiere del verniciatore di mobili. Un mestiere che qualcosa di artistico ha: scelte cromatiche, uso dei pennelli, senso del bello, Così tra vernici, colori e quadri da incorniciare, Mario sviluppò la passione per l’arte ed in particolare per la pittura. È un puro autodidatta; acquistò libri e quando non poté farlo, per mancanza di denaro li consultò, vide stili classici e contemporanei, osservò e si sperimentò alla ricerca di una propria via e un proprio stile. Dopo 8 anni di “esilio” ritornò nella città natale portandosi l’esperienza ed il mestiere di verniciatore e di corniciaio, ma soprattutto quella passione, nata spontaneamente, per il bello e per l’arte.
Aprì una sua bottega e parallelamente alla professione iniziò a dipingere paesaggi, ritrarre persone, rappresentare cose.

La sua è spesso una pittura dal vero, nel solco degli impressionisti.
 

Quante volte lo abbiamo visto con il cavalletto 
e la cassetta dei colori legati con un elastico al motorino, percorrere il viale che porta a Po o su qualche carraia immersa nella campagna, alla ricerca di angoli da fissare sulla tela o sui fogli da disegno. Amante della natura selvatica lo si sé visto sulle rive dei fossi a raccogliere i “luartis”, gustosi asparagi selvatici, o a ricercare le punte 
di ortica per ottenere inimitabili tortelli verdi.



 


















 
Ma la sua bottega di fronte al teatro, aperta fino a poco tempo fa, è qualcosa di straordinario a metà fra l’atelier e il luogo di ritrovo
Un coacervo di cose: pennelli, tavolozze, colori, cornici, vernici, sedie impagliate, cavalletti, specchi, bottiglie, bicchieri, quadri alle pareti, libri d’arte aperti o accatastati e armadietti che pare nascondano pozioni miracolose, addossata alla parete, sul lato sinistro dell’ingresso, troneggia poi una grande stufa a legna che dona 
al tutto un senso di calore e naturalezza d’altri tempi. Ed il tempo pare si sia fermato in quel luogo che affascina il visitatore ed il turista affacciandosi fotografa tra la curiosità e lo stupore.

Ma quella non è solo una bottega è un luogo d’incontro, di socialità dove tra un bicchiere 

di rosso ed un caffè escono i ricordi: si parla di quotidianità, di politica, di pittura ed è in quel luogo dove si ritraggono gli amici e i personaggi 
di una piccola comunità.

Altri pittori, altri appassionati del bello, ma anche amici e gente comune si confrontano con Mario, portano i loro quadri, li fanno incorniciare 

e intanto cercano una valutazione estetica.

Daolio è sempre accogliente chiama all’interno 

di quella bottega chi passa sulla via e dalla porta sempre aperta da primavera ad autunno escono risate e dialoghi serrati che terminano in giocose espressioni dialettali.

Tutto questo ora non esiste più. Mario ha chiuso la bottega, ma ne conserva la memoria come anche noi del resto.
Un pezzo di storia che rimane nell’uomo e nelle sue opere. Opere in bella mostra da committenti, amici ed estimatori.
Un tassello che con altri compone la fertile vicenda artistica di Guastalla. 















I Paesaggi

La rappresentazione del paesaggio padano è particolarmente presente nelle opere di Mario Daolio. Il tema è circoscritto ad una sistematica raffigurazione di casali, qualche pieve e rari scorci di paese. La tecnica usata è varia, dall’olio, al pastello alla matita all’acquerello, in una visione diafana, quasi onirica. I contorni sono scarsamente definiti con colori astratti che ci ricordano i paesaggi di Morandi. Gruppi di case, con macchie di verde, covoni di fieno, strade polverose, quasi mai la presenza dell’uomo; 

si respira un senso di solitudine di  abbandono metafisico; i colori man mano si trasformano 
nel tempo, dal naturalismo delle prime opere 
ad accesi, per trasformarsi poi in un monocromo inquietante, livido dettato da sofferenze 
ed emozioni.


Nature morte
   

Frutta, vasi di fiori, composizioni morandiane con bottiglie e bicchieri, pannocchie, zucche, sospesi in piani indefiniti dove l’occhio è catturato dalla composizione, in uno spazio senza linee che racchiuda o sostenga l’oggetto narrato. È una chiara evoluzione che cogliamo nelle varie nature morte, dalle prime descritte cromaticamente con precisione ad una successiva e costante perdita di definizione quasi diafane acquose, come se sull’immagine fosse piovuto e quella pioggia 
ne avesse  deformato i contorni. I fiori poi sono macchie di colori che rimandano, ad echi impressionisti nella loro forza compositiva.


































 
I Ritratti
   
Intensi, emotivamente descrittivi, dal sapore espressionista, dove la somiglianza è anche rappresentazione interiore; i ritratti di Mario Daolio sono realizzati con tratti nervosi in monocromi rosso sanguigna, carboncini, matite, pastelli. La tecnica va oltre gli strumenti, le dita diventano pennello e matita. I personaggi sono guastallesi che appartengono alla memoria collettiva. I tratti accentuati ne segnano 
i caratteri ed in alcuni casi i volti svaniscono, 
per diventare astrazione.



Testo di Fiorello Tagliavini
Immagini di Donato Natuzzi











Mario Daolio
Sguardo d’artista - Dipinti e disegni

dal 5 ottobre al 3 novembre 2013

Palazzo Fracassi
Corso Garibaldi, 33
Guastalla (Reggio Emilia)

MOSTRA PROROGATA FINO AL 25 NOVEMBRE



Orari di apertura:
Mercoledì, Sabato e Festivi
10.00/12.30 - 15.30/18.30

Info: Ufficio Cultura 0522 838923





sabato 2 novembre 2013

AUTORI IN PRESTITO

COSE CHE CI GOVERNANO
novembre / dicembre 2013



Per una volta non saranno libri, dischi o film a essere in prestito, ma le esperienze degli autori (scrittori, musicisti, disegnatori, attori), speciali bibliotecari per un giorno. 

L’edizione 2013 di Autori in Prestito, curata dallo scrittore Paolo Nori, ritorna - da novembre a dicembre – in dodici biblioteche della provincia di Reggio Emilia, con altrettanti autori che consegneranno al pubblico i loro personali consigli di lettura, ascolto e visione.



Carlo Boccadoro intevverrà alle ore 21.00 all'appuntamento guastallese di martedì 5 novembre 2013 presso la Biblioteca Comunale

INFO
0522.218228


Alcune note sul protagonista della serata:

Nato nel 1963 a Macerata, Carlo Boccadoro è musicista e compositore. Ha studiato al Conservatorio di Milano dove si è diplomato in pianoforte e strumenti a percussione. È autore di musica sinfonica e cameristica, per il teatro e per la danza. All’attività di musicista affianca quella di divulgatore musicale, con testi pubblicati da diverse case editrici. Presso Einaudi ha pubblicato Musica Coelestis, Jazz!, Lunario della musica e ha curato l’antologia Racconti Musicali. Dal 1990 la sua musica è presente in molte stagioni musicali italiane e estere come Francia, Spagna, Germania, Olanda, UK, USA, Giappone.
È tra i fondatori del progetto culturale Sentieri Selvaggi in residenza al teatro Elfo Puccini di Milano. 




Dopo l’anteprima del 29 ottobre che alle ore 17.30 presso la Biblioteca Panizzi, ha visto Paolo Nori (scrittore e curatore della rassegna) come bibliotecario per un giorno, seguiranno Carlo Boccadoro (5/11, Guastalla) • Carlo Lucarelli (6/11, Castelnovo ne’ Monti) • Mariangela Gualtieri (8/11, Luzzara) • Manuel Agnelli (9/11, Novellara) • Michela Murgia (10/11, Albinea) • Daniele Benati (23/11, Baiso) • Ivano Marescotti (29/11, Casina) • Ermanno Cavazzoni (30/11, Reggiolo) • Sandrone Dazieri (1/12, Brescello) • Makkox (7/12, Cavriago) • Silvia Avallone (9/12, Campagnola Emilia)  


Programma della rassegna e biografie degli autori al sito www.mappenarranti.it

lunedì 21 ottobre 2013

Un ritratto inedito di Ferrante Gonzaga rispunta dal ’500


Ferrante I Gonzaga, il ritratto ritrovato.






















Una piccola tavola ad olio che riaffiora dal Rinascimento. L’ha scoperta a Mantova – all’interno di una collezione privata – lo storico dell’arte Paolo Bertelli e chi è raffigurato nell’opera è Ferrante I Gonzaga, cioè il discendente della dinastia mantovana che pose le basi, a partire dal 1539, affinché Guastalla si elevasse al rango di piccolo stato. Il signore di Guastalla – che si guadagnò gran fama nel ’500 come condottiero al servizio dell’imperatore spagnolo Carlo V – è ritratto in età non più giovanile (morì il 16 novembre 1557 per le conseguenze di una caduta da cavallo) e viene immortalato sia con l’armatura tipica dell’indomabile guerriero, sia con l’onorificenza di cavaliere del Toson d’oro concessagli per la fedeltà dimostrata all’Impero. Un quadro dalle vicende non ancora del tutto decifrate, ma che nel retro porta una “traccia” risultata fondamentale per le ricerche di Bertelli: «Una buona fortuna ha voluto – spiega nel libro pubblicato di recente per il Rio Arte di Mantova – che si conservasse anche, nella parte inferiore, un sigillo di ceralacca che, ad alto ingrandimento, ha mostrato una Madonna reggente il Bambino e colta in atto di donare dei rosari con le proprie mani. In esergo una scritta allude all’ente di riferimento. Non senza fatica – rimarca lo studioso – è stato possibile ricollegare questo segno di proprietà alla Scuola della Beata Vergine del Rosario di Venezia, che sorgeva alle spalle della basilica di San Marco e che si costituì in chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Edificio di culto oggi soppresso e demolito, ma che un tempo dovette ospitare, negli spazi dedicati alla Confraternita, un intero ciclo di dipinti. Una sorta di serie gioviana con i ritratti dei personaggi illustri dell’epoca». 

Il sigillo di ceralacca, posto nel retro del quadro che immortala Ferrante I



















Ed è seguendo questa pista che lo storico dell’arte riesce ad inquadrare altre tavole della raccolta veneziana: un ritratto di Giulia Gonzaga (ultimogenita di Ludovico Gonzaga, signore di Gazzuolo) transitato sul mercato antiquario londinese, per non parlare dei 40 dipinti conservati nella Walker Art Gallery di Liverpool (fra cui il ritratto di Isabella d’Este,madre di Ferrante I), maancheun quadro collocato nella collezione Crespi di Milano, altri ritrattini al Museo Correr di Venezia, infine altre tavole inmano a privati e al Museo di Ravenna. Ma chi dipinse queste opere? Nel retro della tavola raffigurante il signore di Guastalla spicca «una scritta antica che riconduce la paternità dell’opera al pittore veronese Tullio India, che mostra – sottolinea Bertelli – perlomeno qualche attrito fra la collocazione cronologica suggerita (inizi XVI secolo) e quella indicata dall’effigie del personaggio). Perplessità sull’esecutore del ritratto che porta il ricercatore ad un’ipotesi complessiva sulle tre opere di matrice gonzaghesca, dalle medesime connotazioni pittoriche: «Evidentemente erano realizzate da un artista attivo sul territorio virgiliano, purtroppo non meglio definibile».

Tiziano Soresina

da: GAZZETTA DI REGGIO venerdì 18 ottobre 2013

venerdì 18 ottobre 2013

Terrae motus























Per non dimenticare e per raccontare alle generazioni future.
 
Curato da Franco Canova, sarà presentato domani, Terrae motus il libro che prova a mettere insieme le immagini e le testimonianze raccolte da cittadini, volontari, responsabili della Protezione Civile e quanti coinvolti a vario titolo negli interventi conseguenti al grave sisma che ha martoriato Reggiolo (RE) e altri 70 centri della pianura padana. 


Un volume indispensabile per lasciare una testimonianza documentale degli eventi catastrofici del maggio 2012 anche se allo stesso tempo riacutizza il dolore per le ferite non ancora rimarginate, alimentando costanti preoccupazioni e paure già doppiamente rafforzate dopo i nuovi sussulti della terra propagati dall'epicentro localizzato a Fivizzano (Massa Carrara) e distintamente avvertiti il 21 giugno scorso, oltre alle scosse del 5 settembre che con epicentro Mirandola (Modena) hanno maturato nella popolazione quella strana sensazione di accanimento che sembra stentare a lasciare in pace comunità già pesantemente provate.


Sabato 19 ottobre 2013 presentazione ore 16.00 presso il Centro della Comunità in via Marconi a Reggiolo



Terrae motus
Reggiolo 20-29 maggio 2012
a cura di Franco Canova
E. Lui Editore


 
 

domenica 13 ottobre 2013

Dal Po all'Appennino, uno straordinario racconto fotografico con le immagini sognanti dell'infrarosso.



"Giorgio Andreoli è un ritrattista dell'anima, un cercatore di sensazioni sopite e un reporter di sentimenti sinceri."

Se ne volete la prova non perdete la sua mostra fotografica: i Blu, aperta fino al 20 ottobre 2013 nelle sale di Palazzo Bentivoglio a Gualtieri (RE)

(...) uno straordinario richiamo alla nostra essenza che si fonde da sempre, nutrendosene, col sogno e con la fantasia.
 


Daniele Daolio













La foto di apertura è di Fausto Franzosi



giovedì 26 settembre 2013

La natura selvatica, habitat di animali fantastici






A Guastalla nei giorni di sabato 28 e domenica 29 settembre 2013, a ben cercare e con un pò di fortuna, potreste imbattervi in qualche rara copia ancora in circolazione di ciò che nel 2011 è stato l'esordio editoriale per L'Argine Maestro

Una ricchezza culturale intrisa di ...racconti orali cari ai cantastorie che giravano per mercati, cari agli anziani contadini che li riproponevano nei filòs invernali... e magistralmente documentati dalla magica penna dell'indimenticabile amico Giuseppe Pederiali.  

Anguane, ghignarelli, fojonchi, bosme e palpastrighe di casa nostra alimenteranno a modo loro l'immenso campionario di biodiversità tipica di PIANTE E ANIMALI PERDUTI

Ricordate però che c'è tempo solo d
all'alba di sabato al tramonto di domenica per intercettare le piste del
le creature magiche della Bassa!

 

giovedì 5 settembre 2013

Il Crocifisso miracoloso torna a Pieve dopo un delicato intervento di restauro




Stasera la presentazione dell’opera   

Dopo una delicata operazione di restauro, torna nella Basilica di Pieve il miracoloso Crocifisso, da sempre caro all'intera comunità parrocchiale. Questa sera il grande Crocifisso ligneo del Cinquecento, ora finalmente recuperato a una piena leggibilità dei suoi valori artistici e storici, sarà presentato al pubblico nel suo aspetto originale. L’evento, previsto per le ore 20 e 45 nel padiglione delle feste della parrocchia di Pieve, si inserisce nelle iniziative previste quest’anno per la Sagra di Pieve, tradizionalmente legata proprio al Crocifisso e al culto per quell’immagine. Durante la presentazione è previsto l’intervento di Federico Fischetti della Soprintendenza dei beni storici, artistici ed etnoantroplogici di Modena e Reggio Emilia, della restauratrice Roberta Notari (chiamata a illustrare le meticolose fasi dell’intervento sull’opera d’arte) e il ricercatore di storia locale Daniele Daolio: toccherà a lui dare conto delle storie e delle leggende nate attorno al Crocifisso di Pieve, valutando quanti elementi verosimili contengano. In occasione della serata sarà disponibile per il pubblico anche una pubblicazione che raccoglie gran parte dei contenuti delle tre relazioni e, soprattutto, un’ampia documentazione fotografica (a cura di Fausto Franzosi) che dà conto nei dettagli delle fasi del restauro e permette di apprezzare i notevoli miglioramenti dell’opera in seguito all’intervento.


Gabriele Maestri

da: PRIMA PAGINA Giovedì 5 settembre 2013

domenica 11 agosto 2013

Sei giorni di grande cinema




































" ... Se è forse troppo ambizioso parlare di festival, più appropriato pare il ricorso al vezzeggiativo felliniano festivalino per ricordare che, alla sesta edizione, il MantovaFilmFest continua la sua ricerca di nuovi autori, sia nel campo del cinema a soggetto che nel documentario. Non per caso accanto alle opere prime in concorso, la sezione dei documentari è interamente costituita da opere che trattano il cinema stesso. Che poi la retrospettiva sia dedicata a Federico Fellini, artista del linguaggio e cineasta particolarmente incline a mostrare la singolarità e il fiabesco, consente un’ulteriore riflessione sullo stato dell’arte.


Nel groviglio di fili del programma, molte sono le ricorrenze. In particolare: da vent’anni manca Fellini, da dieci Alberto Sordi; sul grande attore si vedrà un documentario, ma è pure interprete di un film di Fellini uscito precisamente sessant’anni fa. Il nodo è fatto.
A stringerlo ancor più, la presenza di numerosi ospiti in compagnia dei quali parlare di cinema diventa l’occasione per intessere una trama infinita di corrispondenze fra coloro che il cinema lo fanno e coloro che il cinema lo vivono. ...
"

Sei giorni appassionanti e irripetibili per immergersi nel piacere di molte visioni uniche e incontrare i protagonisti del cinema contemporaneo.

A questo link il programma completo.

BUONA VISIONE



giovedì 4 luglio 2013

OMAGGIO A GORNI KRAMER





Grande Concerto della Civica Jazz Band di Enrico Intra

Rivarolo Mantovano (MN)
Sabato 6 luglio 2013
Piazza Finzi, ore 21.15


Nell’occasione del centenario della nascita di Gorni Kramer, fisarmonicista, contrabbassista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra di livello mondiale, oltre che caposcuola della commedia musicale italiana e jazzista che si è distinto sia quale strumentista originale sia come direttore d’orchestra carismatico e autorevole, la Civica Jazz Band di Enrico Intra, l’orchestra dei Civici Corsi di Jazz di Milano, scuola di alta formazione jazzistica di prestigio internazionale, omaggia il grande maestro nella sua città natale: Rivarolo Mantovano. Il concerto coinvolge un eccezionale cast. Enrico Intra, direttore dell’orchestra e pianista tra i più rilevanti del jazz europeo, terrà le fila del progetto musicale, in cui brillano due ospiti del livello di Franco Cerri e Gianni Coscia. 
Il primo, caposcuola e decano dei moderni chitarristi jazz italiani ha condiviso con Kramer una parte rilevante del suo percorso artistico; Gianni Coscia ne è l’erede in campo jazzistico. 
Ci saranno poi i solisti della Civica Jazz Band, tra cui il trombettista Emilio Soana, anch’egli figlio di Rivarolo Mantovano e incoraggiato e sostenuto da Kramer quando muoveva i primi passi nel mondo della musica. Poi, Roberto Rossi, trombonista ai vertici della scena continentale del jazz, Giulio Visibelli, polistrumentista di grandi qualità, e la ritmica di Lucio Terzano e Tony Arco, tra le più creative e duttili del jazz italiano. 
Gli archi della Civica Scuola di Musica completeranno un organico originale, giocato sul rapporto tra corde e ottoni, che eseguirà un repertorio legato a pezzi classici di Kramer, provenienti da diversi periodi della sua lunga vita musicale. Maurizio Franco, musicologo e critico, introdurrà alla musica di Kramer e condurrà la serata facendo parlare anche i protagonisti del concerto.

Buon ascolto!



Al link www.fondazionesanguanini.it 
l'intera programmazione delle celebrazioni.

venerdì 28 giugno 2013

Viaggio in bicicletta per ammirare il panorama delle Valli





 

 

 

 

 

Il paesaggio della bonifica

Un itinerario naturalistico e culturale per un turismo consapevole

 

Il comprensorio del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, organizzato in una vasta area territoriale che va dall'Emilia Romagna alla Lombardia è il “bene invisibile” attraversato nel viaggio “Il Paesaggio della Bonifica” promosso dalla Fondazione Telecom Italia e dallo stesso Consorzio. 

Un itinerario di conoscenza che interessa due regioni, l’Emilia Romagna e la Lombardia, tre province, Reggio Emilia, Modena e Mantova; 20 comuni, Brescello, Boretto, Gattatico, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Reggiolo, Cadelbosco di Sopra, Campagnola Emilia, Suzzara, Luzzara, Rolo, Novi di Modena, Rio Saliceto, Fabbrico, Carpi, Moglia, San Benedetto Po, Quistello, Quingentole. 


Una possibilità di entrare in sintonia con il paesaggio leggendo il territorio nei suoi habitat naturali e nelle sue ricchezze artistiche e urbane, intercettando il patrimonio naturalistico, idraulico e architettonico del Consorzio, un “monumento operante” dall’indiscusso valore storico, architettonico e paesaggistico.

Domenica 30 giugno, chi volesse intraprendere questo straordinario viaggio in bicicletta potrà aggregarsi agli amici de La biciBassa che alle ore 9.00 partiranno da Largo dei Mille a Guastalla per raggiungere la "pedana" della tappa dentro le Valli natutalistiche di Novellara e Reggiolo.


 










Presso via Caldirana, incontro con il musicante e costruttore di strumenti musicali Paolo Simonazzi e con lo storico Antonio Canovi.

Pit stop con anguria per tutti!


Buon viaggio!



Per conoscere qualcosa in più sul progetto  
“Il Paesaggio della Bonifica”  
non resta che connettersi al link www.ilpaesaggiodellabonifica.it



 

 

lunedì 17 giugno 2013

SODDISFAZIONE DELLA SETTIMANA




















"...L’associazione L’Argine Maestro ha dato inizio a questa collana tre anni fa contando sul lavoro e sulle ricerche dei propri soci, attenti a scovare prima e a salvare poi, su queste pagine, tanti aspetti della vita di oggi e del passato della Bassa, sulle due sponde del Grande Fiume. Ne sono usciti argomenti che penetrano a fondo tradizioni, storie personali e racconti, ricerche storiche e gastronomiche. ..."

da: GAZZETTA DI REGGIO venerdì 14 giugno 2013 



Continua a leggere con un salto a questo LINK 

 

domenica 16 giugno 2013

Parte da GUASTALLA L'Argine Maestro TOUR2013
























Con la complicità di un cielo di stelle, quella di mercoledì 19 giugno, ha tutti i requisiti per trasformarsi in una notte magica. 

Guastalla come luogo di partenza del TOUR2013 organizzato ad arte per permettere a L'Argine Maestro di raccontarsi e accompagnare i suoi amici in un viaggio attraverso i luoghi, i miti, le passioni e la conoscenza di uomini e donne che nel tempo hanno fatto della Bassa un luogo unico.

L'opportunità... è da coglire al volo!



martedì 11 giugno 2013

7a edizione della Festa della Lavanda




Ogni contadino ha i suoi piccoli segreti e la sua soddisfazione più grande è di condividerli con chi sa apprezzarli.

È così anche nella Bassa dell'oltre Po mantovano, dove ogni strada, incrocio e luogo ha un nome.
Ad esempio, la strada delle Stoffi dove la famiglia Papotti lavora la terra da quattro generazioni e, nonostante il duro colpo assestato dal terremoto dello scorso anno, continua a credere nei propri progetti e nel costante impegno quotidiano.

La Festa della Lavanda (alla settima edizione) ne è un segno evidente e L'Argine Maestro ha il piacere di segnalare questa iniziativa in grado di regalare una domenica speciale nelle quiete della campagna mantovana, nel blu del lavandeto dell'Azienda Agricola Stoffi, tra specialità enogastronomiche e artigianato.

Dalle dieci e trenta del mattino, a disposizione di tutti, FORBICI E CESTINI PER LA RACCOLTA DELLA LAVANDA.
 

Anche questo è un modo di ripartire 
...non mancate!

QUI i dettagli del programma della giornata.

S. Giacomo delle Segnate
(MN)
T 333 7863206
Coordinate GPS: 44.949N - 10.976E



domenica 9 giugno 2013

L'identità della Bassa























L’Argine Maestro è prima di tutto 
un’associazione culturale, nata nel 2008: 
l’ha voluta e la anima tuttora un gruppo di persone profondamente impregnate della cultura della Bassa (reggiana e mantovana, senza preclusioni per le altre terre del Fiume) e convinte che occorra un impegno concreto per preservare la cultura di quel territorio, prima che lo scorrere del tempo e (in qualche caso) 
l’opera dell’uomo cancellino irrimediabilmente segni e memorie. 

Dopo le prime iniziative, rivolte soprattutto 
agli amici e agli appassionati, l’associazione (presieduta da Daniele Daolio) si è impegnata soprattutto nella realizzazione di un prodotto editoriale originale, in cui trovassero posto storie e testimonianze legate alla Bassa, con un’attenzione centrata soprattutto sulle immagini a corredo di ogni “tappa” del viaggio ideale da compiere tra le pagine. 

L’Argine Maestro così è arrivato in libreria 
e in edicola per la prima volta nella primavera del 2011, per tornarvi nell’autunno dello stesso anno. Per maggiori informazioni, consultare il sito www.arginemaestro.org

Gabriele Maestri

da: PRIMA PAGINA / Domenica 9 giugno 2013


venerdì 24 maggio 2013

TURISMO CONSAPEVOLE, viaggio alla scoperta dei tesori della Bassa Padana
























Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e la Fondazione Telecom Italia hanno presentato ieri a Boretto il progetto “Percorrere il paesaggio della Bonifica”

Pensata come mai prima d’ora, l'iniziativa è un lungo viaggio attraverso la Valle Padana in destra Po e tra i suoi paesaggi della bonifica agricola. 

Un percorso di complessivi 90 chilometri attraverso il quale si possono intercettare idrovore, chiaviche, botti, ponti, casse di espansione, canali, ma anche piccoli e preziosi centri urbani, aree rurali con coltivazioni legate alla tradizione e alla cultura del territorio, habitat naturali e seminaturali ricchi di specie animali e vegetali. 

Paesaggi poco noti ma di grande fascino che finalmente si possono comprendere nelle loro bellezze. Il percorso, diviso in cinque itinerari percorribili in bicicletta, con tappe che partono dalla provincia di Reggio Emilia per arrivare alla provincia di Mantova, viene raccontato e descritto con applicazioni scaricabili, guide, audioguide, segnaletica e pannelli descrittivi che si incontrano sul cammino.  

Presso gli impianti idrovori di Boretto (RE), in via Argine Cisa, domenica 26 maggio 2013 dalle ore 10.30 alle 23.00 sarà visitabile il nuovo Museo Multimediale della Bonifica.  

Presso lo stesso Museo, all'orario di pranzo e alla sera sarà possibile degustare i prodotti tipici del territorio del "Paesaggio della Bonifica".  



Dettaglio dei 5 ITINERARI percorribili.

Tutte le informazioni sugli eventi, consultabili all'indirizzo: www.ilpaesaggiodellabonifica.it