venerdì 24 maggio 2013

TURISMO CONSAPEVOLE, viaggio alla scoperta dei tesori della Bassa Padana
























Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e la Fondazione Telecom Italia hanno presentato ieri a Boretto il progetto “Percorrere il paesaggio della Bonifica”

Pensata come mai prima d’ora, l'iniziativa è un lungo viaggio attraverso la Valle Padana in destra Po e tra i suoi paesaggi della bonifica agricola. 

Un percorso di complessivi 90 chilometri attraverso il quale si possono intercettare idrovore, chiaviche, botti, ponti, casse di espansione, canali, ma anche piccoli e preziosi centri urbani, aree rurali con coltivazioni legate alla tradizione e alla cultura del territorio, habitat naturali e seminaturali ricchi di specie animali e vegetali. 

Paesaggi poco noti ma di grande fascino che finalmente si possono comprendere nelle loro bellezze. Il percorso, diviso in cinque itinerari percorribili in bicicletta, con tappe che partono dalla provincia di Reggio Emilia per arrivare alla provincia di Mantova, viene raccontato e descritto con applicazioni scaricabili, guide, audioguide, segnaletica e pannelli descrittivi che si incontrano sul cammino.  

Presso gli impianti idrovori di Boretto (RE), in via Argine Cisa, domenica 26 maggio 2013 dalle ore 10.30 alle 23.00 sarà visitabile il nuovo Museo Multimediale della Bonifica.  

Presso lo stesso Museo, all'orario di pranzo e alla sera sarà possibile degustare i prodotti tipici del territorio del "Paesaggio della Bonifica".  



Dettaglio dei 5 ITINERARI percorribili.

Tutte le informazioni sugli eventi, consultabili all'indirizzo: www.ilpaesaggiodellabonifica.it



mercoledì 22 maggio 2013

In trasferta con i sapori di una terra meravigliosa
























Da San Rocco di Guastalla (RE) l'associazione PAESE IN FESTA, con la propria abile squadra 
di cuochi e rasdore a seguito, sabato 1 e domenica 2 giugno 2013 si trasferisce a Castel Goffredo (Mn) per imbandire Le Isole del Gusto nella tradizionale manifestazione organizzata annualmente dalla ProLoco del paese. 


Animati dalla loro proverbiale simpatia e carichi di prodotti straordinari come: erbazzone reggiano, coppa piacentina, gnocco fritto, salame di Felino, culaccia, lasagne alla bolognese, cappelletti per il brodo di cappone, spalla cotta 
di San Secondo, spongata di Brescello, piadina romagnola, vini frizzanti del territorio... 
c'è da scommetterci che faranno nuovi proseliti alla dottrina enogastronomica dell'Emilia Romagna, la regione d'Italia a cui quest'anno è dedicata la golosa rassegna.


Allora, appuntamento all'area "Ristorante d'Autore" per farsi prendere piacevolmente per la gola! 

Ma la festa non è solo a tavola e tante altre piacevoli provocazioni vi attendono!

Al link Le Isole del Gusto la possibilità di curiosare tra le proposte in programma per la 5° Edizione.


Buon appetito a tutti!


domenica 19 maggio 2013

Zavattini e i Maestri del Novecento



Zavattini e la collezione 8 x 10 (da: www.amicidibrera.it)

















La passione per l'arte non ha misura e Cesare Zavattini l’ha dimostrato con la sua collezione “eccezionale” per formato e numero: circa millecinquecento quadri piccolissimi, solo otto centimetri per dieci. Universalmente noto per la straordinaria attività di scrittore e sceneggiatore del cinema neorealista, Zavattini coltiva costantemente un’altrettanto entusiasta dedizione all’arte, alla pittura soprattutto di cui è sia autore che accanito collezionista. L’interesse per il pennello è una “folgorazione”, la scoperta di un “divertimento”, che lo porta a dipingere e a circondarsi per tutta la vita di quadri:  

“... Che gioia profonda mi danno i quadri, se avessi soldi non farei altro che comprare quadri”.

Infatti in circa quarant’anni Zavattini ne raccoglie quasi 1500, in una collezione unica soprattutto per il formato prescelto: 8 x 10 cm. Non potendo permettersi “quadri grandi perché costavano troppo”, ripiega sui “piccoli” e si inventa il collezionismo di “opere minime”.
 
La raccolta, iniziata nel 1941, trova spazio nella casa romana di via Sant’Angela Merici, le cui pareti in breve tempo si rivestono completamente di una tappezzeria di minuscole: nature morte, paesaggi, soggetti astratti, ritratti e soprattutto autoritratti. 

“A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto, così ho anche gli autoritratti di quasi tutti i pittori italiani nelledimensioni suddette”. 

Lo circondano per anni i volti di: Fontana, Burri, Balla, De Chirico, Savinio, Capogrossi, Severini, Rosai, Casorati, Sironi, Mafai, Soffici, De Pisis, Campigli, Afro, Consagra, Depero, Guttuso, Sassu, Dorazio, Manzù, Leoncillo, Melotti, Marini, Schifano, Vedova, Rotella, Festa, Turcato, Munari, Pistoletto, Plessi, solo per citarne alcuni. Ogni dipinto appare opera singola e autonoma, esemplare raro nella produzione dell'autore, e allo stesso tempo parte di una serie, anch’essa unica nel suo genere. La rarità e preziosità della collezione Zavattini risiede soprattutto nell'essere realizzata interamente su commissione.

Purtroppo nel 1979 Zavattini è costretto, per ragioni economiche, a vendere questa “enciclopedia della pittura del Novecento”, che verrà quindi smembrata e in parte dispersa. Nel 2008 un consistente nucleo di ben 152 dipinti, t utti “autoritratti”, viene recuperato e acquisito al patrimonio pubblico nazionale, come proprietà della Pinacoteca di Brera. Conservati per anni in deposito e recentemente sottoposti ad accurato restauro - e ripristino delle cornici originali, perdute al momento della vendita - gli splendidi Autoritratti minimi di Brera sono presentati per la prima volta al pubblico in una mostra dedicata alla storia della collezione e ai rapporti fra Zavattini e il mondo dell’arte.



A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto. 
Zavattini e i Maestri del ‘900  

7 maggio / 8 settembre 2013
Pinacoteca di Brera
 
Via Brera 28, Milano
T. 02 72263/257
www.brera.beniculturali.it

Orari: da martedì a domenica
dalle 8.30 alle 19.15 (la biglietteria chiude alle 18.40)
Ingresso: intero 10 €, ridotto 7 €


Il catalogo è pubblicato da Skira.
 

venerdì 17 maggio 2013

La Cappella Coccapani














Nella magica Notte dei Musei 2013
torna visitabile dopo 150 anni la Cappella Coccapani, uno di quegli spazi misteriosi  
del complesso episcopale di Reggio Emilia.

Cinque lunghi anni di restauri hanno restituito alle sue forme primigenie una preziosa “pagina” del passato.

Inaugurazione sabato 18 maggio (ore 11.00) presso la sala conferenze del Museo e in occasione della Notte dei Musei libera e gratuita apertura straordinaria dalle 20.30 alle 23.30
 




INFO: CURIA VESCOVILE
Via Vittorio Veneto, 6
REGGIO EMILIA
T. 0522 1757930

sabato 4 maggio 2013

Nizzoli, cinquant’anni di sapori



Un gesto eloquente, sottolinea il valore del tempo 
dedicato alla cucina di tradizione Padana


Mezzo secolo esatto, scoccato il primo maggio. 
Si potrebbe dire che non li dimostra, quei cinquant’anni, come si usa dire delle persone e delle idee che insistono a non invecchiare a dispetto delle stagioni. Eppure, anche a un occhio distratto, le pareti del Ristorante Nizzoli i loro cinquant’anni li mostrano, se non altro perché ormai è difficile trovare un centimetro libero.
Ad affollarne lo spazio, i diplomi, le fotografie, i ritratti di commensali notevoli e tante altre testimonianze del cammino che Arneo Nizzoli, assieme alla sua famiglia – a partire dalla moglie Lina, al suo fianco da 58 anni – ha compiuto fin qui.





Gli anniversari, specie quelli tondi, meritano di essere festeggiati. Tanto più se una persona finisce per riassumere in sé un paese (o forse è il paese che sta tutto lì dentro, chi lo sa). 
Non c’è dubbio che, se tante persone – del mondo dell’arte, dello spettacolo, della musica, oltre che un’infinità di uomini e donne di rassicurante normalità – sono passati da Villastrada di Dosolo, l’hanno fatto innanzitutto per Arneo. Qualcuno, di certo, per Cesare Zavattini e per la sua presenza (mai scemata anche dopo la sua morte). Eppoi, senza dubbio, per i piatti a base di zucca, di rane, di lumache e le “maialate” che, nel tempo, hanno costruito una fama indissolubile.

Arneo Nizzoli con la moglie Lina






Proprio questi quattro sapori spiccano nel nuovo “piatto del Buon Ricordo”, confezionato ad hoc per celebrare un traguardo così importante. 
Il piatto, tuttavia, è solo uno degli elementi che caratterizzano questi giorni di festa: fino a domani sera, infatti, si può festeggiare insieme alla famiglia Nizzoli, dentro al ristorante o al tendone allestito nella piazza di fronte al locale. Il menù, ovviamente, è quello della tradizione, con i tortelli di zucca in gran spolvero in mezzo ad altre proposte da assaggiare o da riscoprire. Non si sono fatti mancare nulla, i Nizzoli, dall’annullo filatelico celebrativo alla sbrisolona da record che ha sfiorato i cento metri proprio il primo maggio. Festa del lavoro, certo, nel senso che quel giorno Arneo ha trovato l’attività e il ruolo che meglio non avrebbe potuto interpretare. E che ora, superata la soglia del mezzo secolo, punta verso nuovi traguardi.


                                                 Gabriele Maestri



Una vera chicca per collezionisti lo speciale annullo postale del 50°



Si ringrazia Donato Natuzzi per le foto a corredo del post.

venerdì 3 maggio 2013

La fotografia si prende il suo tempo













Negli ambienti a piano terra di Palazzo Ducale in Guastalla, inaugura domani alle 17.30 la mostra collettiva di Andrea Artoni, Piero Barbieri, Paolo Bertazzoni, Lino De Marinis, Rita Ferretti, Fausto Franzosi, Giorgio Pelli, Gianpaolo Rovesti, che attraverso immagini esclusivamente in bianco e nero, indagano il cambiamento avvenuto in vari luoghi del nostro territorio.


La mostra è promossa dal Comune di Guastalla nell'ambito di FOTOGRAFIAEUROPEA013












Todo cambia
Cambiano le persone e il mondo in cui giocano la loro parte. Mutano (non sempre in meglio, purtroppo) i paesaggi, gli orizzonti, i percorsi.
Il cambiamento va in scena intorno alle nostre vite e, non di rado, le attraversa. A volte dipende da noi, a volte fa come se non fossimo mai esistiti; certuni lo notano preoccupati, altri non se ne accorgono neppure.
Si cambia a velocità diverse: i pochi secondi per togliere un abito, le settimane per farlo passare di moda, gli anni per scalfire stili e codici di tradizioni. Si può accelerare o rallentare, mentre quasi mai c'è spazio per tornare indietro.
L'obiettivo e la lente, con la complicità dell'occhio che li governa, possono cogliere tutto questo: basta puntare nella direzione giusta (e magari aspettare), per fissare in uno scatto il cambiamento. L'idea che un'immagine fissa possa descrivere qualcosa che evolve, in fondo, è un piccolo prodigio: se non si può ritrarre il movimento, c'è comunque un "prima" o un "dopo" da cogliere. 
Basta questo, di solito, per capire cos'è cambiato. 
O, magari, per decidere che è ora di cambiare.

                                                 Gabriele Maestri


Digitale vs Analogico

Cambiare
4 maggio/16 giugno 2013

Palazzo Ducale_Guastalla


Sabato e domenica, 
orari di apertura 10-12 / 16-19