domenica 19 maggio 2013

Zavattini e i Maestri del Novecento



Zavattini e la collezione 8 x 10 (da: www.amicidibrera.it)

















La passione per l'arte non ha misura e Cesare Zavattini l’ha dimostrato con la sua collezione “eccezionale” per formato e numero: circa millecinquecento quadri piccolissimi, solo otto centimetri per dieci. Universalmente noto per la straordinaria attività di scrittore e sceneggiatore del cinema neorealista, Zavattini coltiva costantemente un’altrettanto entusiasta dedizione all’arte, alla pittura soprattutto di cui è sia autore che accanito collezionista. L’interesse per il pennello è una “folgorazione”, la scoperta di un “divertimento”, che lo porta a dipingere e a circondarsi per tutta la vita di quadri:  

“... Che gioia profonda mi danno i quadri, se avessi soldi non farei altro che comprare quadri”.

Infatti in circa quarant’anni Zavattini ne raccoglie quasi 1500, in una collezione unica soprattutto per il formato prescelto: 8 x 10 cm. Non potendo permettersi “quadri grandi perché costavano troppo”, ripiega sui “piccoli” e si inventa il collezionismo di “opere minime”.
 
La raccolta, iniziata nel 1941, trova spazio nella casa romana di via Sant’Angela Merici, le cui pareti in breve tempo si rivestono completamente di una tappezzeria di minuscole: nature morte, paesaggi, soggetti astratti, ritratti e soprattutto autoritratti. 

“A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto, così ho anche gli autoritratti di quasi tutti i pittori italiani nelledimensioni suddette”. 

Lo circondano per anni i volti di: Fontana, Burri, Balla, De Chirico, Savinio, Capogrossi, Severini, Rosai, Casorati, Sironi, Mafai, Soffici, De Pisis, Campigli, Afro, Consagra, Depero, Guttuso, Sassu, Dorazio, Manzù, Leoncillo, Melotti, Marini, Schifano, Vedova, Rotella, Festa, Turcato, Munari, Pistoletto, Plessi, solo per citarne alcuni. Ogni dipinto appare opera singola e autonoma, esemplare raro nella produzione dell'autore, e allo stesso tempo parte di una serie, anch’essa unica nel suo genere. La rarità e preziosità della collezione Zavattini risiede soprattutto nell'essere realizzata interamente su commissione.

Purtroppo nel 1979 Zavattini è costretto, per ragioni economiche, a vendere questa “enciclopedia della pittura del Novecento”, che verrà quindi smembrata e in parte dispersa. Nel 2008 un consistente nucleo di ben 152 dipinti, t utti “autoritratti”, viene recuperato e acquisito al patrimonio pubblico nazionale, come proprietà della Pinacoteca di Brera. Conservati per anni in deposito e recentemente sottoposti ad accurato restauro - e ripristino delle cornici originali, perdute al momento della vendita - gli splendidi Autoritratti minimi di Brera sono presentati per la prima volta al pubblico in una mostra dedicata alla storia della collezione e ai rapporti fra Zavattini e il mondo dell’arte.



A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto. 
Zavattini e i Maestri del ‘900  

7 maggio / 8 settembre 2013
Pinacoteca di Brera
 
Via Brera 28, Milano
T. 02 72263/257
www.brera.beniculturali.it

Orari: da martedì a domenica
dalle 8.30 alle 19.15 (la biglietteria chiude alle 18.40)
Ingresso: intero 10 €, ridotto 7 €


Il catalogo è pubblicato da Skira.
 

Nessun commento: