venerdì 26 settembre 2008
UovaCrem all'antica... un piccolo assaggio ai gentili visitatori !
UovaCrem all'antica è un piacevole "toccasana" omologo del VOV, un liquore mito e golosità del novecento,
eccezionalmente ri-prodotto per L'Argine Maestro (secondo una antica e segreta ricetta)
in modo assolutamente artigianale utilizzando solo ingredienti semplici e genuini:
tuorli di uova di galline ruspanti, latte fresco di giornata, zucchero e fine marsala secco.
Sabato 27 e Domenica 28 Settembre 2008 a GUASTALLA [RE], per la XII edizione di Piante e Animali Perduti, in Piazza Mazzini presso l'infopoint della nostra Associazione saremo lieti di offrirne un piccolo assaggio ai gentili visitatori.
Per chi non conoscesse le origini del liquore all'uovo, dovete sapere che il VOV nasce a Padova nella Drogheria di Gian Battista Pezziol
in via dei Servi, oggi via Roma, nel lontano 1840. L'attività principale di Pezziol è la produzione di torrone e questa richiede, giornalmente,
l' utilizzo di centinaia di albumi dell'uovo. Dei tuorli restanti, in azienda, non sanno cosa farne. Il consumo in famiglia e la vendita alle trattorie della zona non sono sufficienti per collocare, quotidianamente , un prodotto così delicato come il tuorlo d'uovo e, a quel tempo di impossibile conservazione.
Ecco l'idea: un liquore dalla ricetta semplice e genuina, a base di tuorli d'uovo, marsala e zucchero. A questo liquore viene dato il nome VOV (modificando il termine dialettale veneto di Vovi - uova). Il liquore incontra subito il gusto dei consumatori e già nel 1856 viene assegnata a G.B. Pezziol una medaglia d'argento per la qualità dei suoi prodotti.
Il fabbricante padovano di torroni (e ora anche di liquore) porta il suo VOV alla corte di Vienna e ottiene un successo così grande che gli Arciduchi gli conferiscono un solenne brevetto con l'aquila a due teste. Da quel momento VOV diventa indiscusso protagonista delle proposte corroboranti al bar, mentre a casa è più pratico del tradizionale uovo sbattuto con zucchero e marsala .
VOV viene esportato e apprezzato in molti Paesi.
Quando scoppia la seconda guerra mondiale VOV viene prodotto quasi esclusivamente per le forze armate e , pur con la stessa formula , viene battezzato con una sigla dal suono più marziale VAV2 (acronimo di Vino Alimento Vigoroso). Sempre durante la seconda guerra mondiale VAV2 sarà imbottigliato in confezioni di cartone pressato e vetrificato internamente. Si otterrà così il doppio vantaggio di una continuità di produzione, in assenza del vetro , e minor peso delle confezioni che saranno, così, più facilmente trasportate su tutti i fronti. La scritta che appare sulle bottiglie dell'epoca testimonia già una presenza di VOV in zona di guerra. In seguito una attenta politica di marketing inserirà VOV nei segmenti più strategici.
Le baite di montagna, accanto alle piste da sci, come i bar più importanti d'Italia diventano la migliore reclame per il prodotto.
Calimero, Bombardino, Scozzese e Pirata sono altrettanti indovinati abbinamenti di Vov caldo rispettivamente con: Caffè (Calimero); Brandy (Bombardino); Whisky (Scozzese); Rum (Pirata)
Ottimo anche per realizzare dolci favolosi, miscelato alla crema pasticcera, e per realizzare zuppe inglesi e semifreddi fantasia.
domenica 21 settembre 2008
La GAZZETTA di REGGIO scrive di noi...
La cultura della Bassa
«naviga» sul web
la Gazzetta di Reggio — 20 settembre 2008
Gabriele Maestri
sabato 20 settembre 2008
A.A.A. CERCASI...
venerdì 19 settembre 2008
Week-end con Piante e Animali Perduti
Nel contesto della XII edizione di
Piante e Animali Perduti,
mostra-mercato di antiche varietà di frutti, fiori, ortaggi, sementi
e razze di animali rurali,
Sabato 27 e Domenica 28
Settembre 2008 dall'alba al tramonto
saremo presenti a GUASTALLA [RE]
nella splendida cornice di Piazza Mazzini
con un infopoint dell'Associazione.
Conosciamoci meglio!
martedì 16 settembre 2008
Salva con noi la cultura della tua terra
Ne ho conosciuto tanti, di vecchi, a partire dai miei nonni.
Gente pratica, di poche storie, portatrice di belle storie e di brutti ricordi, sempre e comunque cose da raccontare a quelli che di anni ne contavano parecchi di meno. Era trasmissione di un pensiero minimo ma grandioso, era dolce infusione di civiltà. La loro, la nostra.
Gente della Bassa.
Ora questi portatori stanno venendo meno, uno alla volta, in silenzio. E con loro sta cambiando l’ambiente, il paesaggio e muoiono anche le case che li ospitarono, trasformate o abbattute e scompaiono tracce della nostra storia, si affievolisce il suono della loro parlata, mediata da voci diverse e stonate. Ho visto con stupore che anche le opere d’arte sono conservate ma senza essere valorizzate, che le chiese si chiudono alla visita e muoiono anch’esse.
E allora mi rendo conto che, finita certa gente che ormai è vecchia anche i miei cappelletti non saranno più gli stessi come quelle coppie di pane nostrano che sanno di strutto e non della farina schietta mutata in pane dall’acqua e dal fuoco.
Posso allora essere complice di questa morte? Devo essere io ad accompagnare stancamente per l’ultimo viaggio il seme rimasto della cultura del luogo in cui sono nato e vivo? Voglio essere colui che non trasmette nulla ai propri figli perché nulla ha saputo conservare e ora ha poco da dire?
daolio@arginemaestro.org
lunedì 15 settembre 2008
C'è posto anche per te !
Salvaguardare storia, ambiente, arte e cultura locale significa credere che il patrimonio che ci hanno trasmesso coloro che sono venuti prima di noi non debba morire.
Abbiamo un preciso dovere nei confronti dei nostri figli e di tutti quei giovani che ancora non sono nati ma che rischiano di non conoscere le loro radici.
Com’è sacrosanto difendere il dialetto, la nostra lingua, è altrettanto fondamentale raccogliere i racconti di vita degli anziani. Come è doveroso salvare dal degrado le nostre campagne è giusto dare il risalto che meritano a tutte le espressioni dell’arte della Bassa, a partire da quelle che la storia ci ha consegnato. E proprio la storia delle nostre terre, nel cui sottosuolo restano celate importanti testimonianze archeologiche, è il filo conduttore dell’azione dell’associazione L’Argine Maestro.
Se credi che tutto ciò non debba scomparire per sempre, se credi che è tuo preciso obbligo dare una mano alle nostre piccole ma importanti espressioni artistiche, storiche, culturali e delle nostre tradizioni, allora…
su L’Argine Maestro c'è posto anche per te !
daolio@arginemaestro.org
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