I Violini di Santa Vittoria |
Al concerto OSTERIA DEL FOJONCO
di domenica 3 ottobre 2010 a Lentigione (RE),
ho avuto il piacere di conoscere il maestro Orfeo Bossini, il gruppo "I Violini di Santa Vittoria", ma soprattutto ascoltare e apprezzare
il ritmo di una musica di altri tempi.
I Violini di Santa Vittoria, anno riproposto
il liscio mediopadano delle origini nella sua
forma autentica, cioè il quintetto d'archi:
tre violini (Orfeo Bossini, Davide Bizzarri
e Roberto Mattioli), una viola (Luigi Andreoli)
e il contrabbasso (Filippo Pedol),
spaziando dai tipici valzer, mazurche, polke,
ad alcuni tango e one step.
L'attività artistica de "I Violini di Santa Vittoria" può aiutare a riscoprire e rivalutare un genere spesso bistrattato: "Oggi dici liscio e pensi subito a certi intrattenimenti un pò bizzarri o alle Feste dell'Unità, ma una volta
era una cosa diversa", afferma
il direttore del gruppo, Orfeo Bossini.
Il gruppo nasce nel 1999 grazie al coordinamento di Sheherazade. E' un'avventura nuova per gran parte di loro: alcuni provengono da generi diversi, come la musica classica, ma con l'approdo al liscio, quasi inaspettatamente, scoprono
un mondo appassionante. La loro attività rientra
nel più ampio progetto Taca Dancer, collana discografica che punta al recupero storico
della tradizione musicale emiliana all'interno
del fenomeno della musica da ballo di coppia, di differenti tradizioni musicali, culturali, artistiche e sociali dell'Italia fra Ottocento e Novecento.
Davide Bizzarri, 1° violino |
Orfeo Bossini, 2° violino |
Roberto Mattioli, 3° violino |
Luigi Andreoli, viola |
Riccardo Tesi |
Claudio Carboni |
Nel loro nuovo cd "Osteria del Fojonco" a cui hanno collaborato Riccardo Tesi e Claudio Carboni, all'anima filologica si accosta l'anima creativa, come emancipazione dalle origini del liscio e rinnovamento della tradizione. Il risultato è la proposta degli antichi brani del repertorio del liscio emiliano in una veste nuova,
più contemporanea, per dare visibilità ad una musica che nel corso
del tempo si è persa ed è stata sostituita dal ballo liscio popolare.
Recupero storico nel progetto del gruppo significa riallacciarsi proprio a quel contesto storico in cui è nato il liscio. Nella fine dell'Ottocento a Santa Vittoria di Reggio Emilia, il gradino più basso della piramide sociale è occupato dai braccianti, i proletari della terra, che suonano nelle pause dal lavoro nei campi, in ogni ricorrenza e con un unico scopo: costruire una vita migliore. Questa è anche la storia
di Arnaldo Bagnoli, uomo semplice e violinista virtuoso
di Santa Vittoria di Gualtieri (Reggio Emilia), morto nel 1965.
Dalla scoperta dei suoi brani musicali, che ha ispirato il gruppo,
sono nate molte composizioni.
In quelle note c'è la musica degli uomini semplici di allora, ci sono quei balli come cura della pesantezza della vita.
Per gli amici sul web: Il Tango del Fojonco, dedicato all'amico Giuseppe Pederiali, qui nella registrazione effettuata
al Teatro Comunale di Carpi
Buon ascolto!
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