venerdì 15 ottobre 2010

Musica per le orecchie, come cura della pesantezza della vita

I Violini di Santa Vittoria

Al concerto OSTERIA DEL FOJONCO  
di domenica 3 ottobre 2010 a Lentigione (RE), 
ho avuto il piacere di conoscere il maestro Orfeo Bossini, il gruppo "I Violini di Santa Vittoria", ma soprattutto ascoltare e apprezzare 
il ritmo di una musica di altri tempi.

I Violini di Santa Vittoria, anno riproposto 

il liscio mediopadano delle origini nella sua 
forma autentica, cioè il quintetto d'archi: 
tre violini (Orfeo Bossini, Davide Bizzarri 
e Roberto Mattioli), una viola (Luigi Andreoli
e il contrabbasso (Filippo Pedol), 
spaziando dai tipici valzer, mazurche, polke, 
ad alcuni tango e one step.

L'attività artistica de "I Violini di Santa Vittoria" può aiutare a riscoprire e rivalutare un genere spesso bistrattato:
"Oggi dici liscio e pensi subito a certi intrattenimenti un pò bizzarri o alle Feste dell'Unità, ma una volta 
era una cosa diversa", afferma 
il direttore del gruppo, Orfeo Bossini.

Il gruppo nasce nel 1999 grazie al coordinamento di
Sheherazade. E' un'avventura nuova per gran parte di loro: alcuni provengono da generi diversi, come la musica classica, ma con l'approdo al liscio, quasi inaspettatamente, scoprono 
un mondo appassionante. La loro attività rientra 
nel più ampio progetto Taca Dancer, collana discografica che punta al recupero storico 
della tradizione musicale emiliana all'interno 
del fenomeno della musica da ballo di coppia, di differenti tradizioni musicali, culturali, artistiche e sociali dell'Italia fra Ottocento e Novecento. 

Davide Bizzarri, 1° violino
Orfeo Bossini, 2° violino
Roberto Mattioli, 3° violino
Luigi Andreoli, viola
Riccardo Tesi
Claudio Carboni

Nel loro nuovo cd "Osteria del Fojonco" a cui hanno collaborato Riccardo Tesi e Claudio Carboni, all'anima filologica si accosta l'anima creativa, come emancipazione dalle origini del liscio e rinnovamento della tradizione. Il risultato è la proposta degli antichi brani del repertorio del liscio emiliano in una veste nuova,
più contemporanea, per dare visibilità ad una musica che nel corso
del tempo si è persa ed è stata sostituita dal ballo liscio popolare.
Recupero storico nel progetto del gruppo significa riallacciarsi proprio a quel contesto storico in cui è nato il liscio. Nella fine dell'Ottocento a Santa Vittoria di Reggio Emilia, il gradino più basso della piramide sociale è occupato dai braccianti, i proletari della terra, che suonano nelle pause dal lavoro nei campi, in ogni ricorrenza e con un unico scopo: costruire una vita migliore. Questa è anche la storia
di Arnaldo Bagnoli, uomo semplice e violinista virtuoso
di Santa Vittoria di Gualtieri (Reggio Emilia), morto nel 1965.
Dalla scoperta dei suoi brani musicali, che ha ispirato il gruppo,
sono nate molte composizioni.
In quelle note c'è la musica degli uomini semplici di allora, ci sono quei balli come cura della pesantezza della vita.
 
Sottolineandone la grande disponibilità, prima che me ne dimentichi, plaudo a Gianni Torelli autore delle spettacolari foto a corredo del post. www.giannitorelli.com


Per gli amici sul web: Il Tango del Fojonco, dedicato all'amico Giuseppe Pederiali, qui nella registrazione effettuata
al Teatro Comunale di Carpi


Buon ascolto!

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