giovedì 12 febbraio 2009

"La Madonna Grande"


















da: Obiettivo (Bollettino parrocchiale di Pieve) -04/2007-

La Basilica di Pieve custodisce un'opera di grande pregio: una statua in terracotta dello scultore Guido Mazzoni, detto il Modanino.
E' una Madonna con il Bambino sulle ginocchia denominata
"Madonna delle Grazie" (origine stimata attorno al 1490).
Fino al 1935, anno del restauro della Basilica, se ne ignorava l'autore. Più volte ci si è chiesto come una statua di tanto valente scultore fosse giunta a Pieve. Avanzo pertanto una mia plausibile risposta a tale quesito: il Mazzoni lavorò molto anche a Busseto, sotto i Pallavicino. Veronica, figlia del Signore di Busseto, aveva sposato il conte Achille Torelli di Guastalla. Probabilmente in tale circostanza portò con sé l'opera del Mazzoni che affidò alla Pieve, chiesa principale della contea. La statua fu collocata in un'apposita cappella al centro della navata di destra. Nel 1740, a causa del pericolante archivolto sopra l'altare della Beata Vergine, denominata volgarmente "la Madonna Grande", si diede inizio ai lavori di consolidamento.
I muratori impegnati nell'opera ravvisarono il pericolo di cedimento del muro verso il cimitero (oggi Parco della Basilica).
Fu necessario pertanto inserire due robuste chiavi di ferro per stabilizzare la parete. Si decise anche di riparare completamente la nicchia, dove era esposta e custodita la statua della Vergine. Quindi fondamentale rimuovere la statua vincolata alla parete attraverso il proprio piedestallo. Fu distaccata dal muro e portata temporaneamente in altro luogo sino al termine dei lavori. Dal 1627, per ben 113 anni, la statua non era mai stata rimossa dal proprio alloggiamento, pertanto Don Lazzaro Eustachio Rodolfi, Prevosto e Parroco, la fece trasportare in modo solenne per accrescerne la venerazione da parte del popolo. L'otto di novembre la statua venne esposta sull˜altare maggiore.
Si addobbò la chiesa e si celebrò la Messa cantata da Don Giuseppe Bernardelli, Canonico della Collegiata di Guastalla, con tutti i musicisti oltre alla partecipazione del Serenissimo Giuseppe Maria Gonzaga, Duca di Guastalla. Al pomeriggio il Vespro e una solenne processione con il concorso di molto popolo, non solo locale.
La statua fu riposta nella sua cappella dove rimase ancora per altri 186 anni. In seguito fu nuovamente rimossa e posta nell'attuale collocazione.
Tutte le puerpere accendevano una candela davanti alla statua e chiedevano l'aiuto alla Madre di Dio, probabilmente come aveva fatto Veronica alla nascita della figlia Ludovica, come testimonia la tradizione rimasta in auge fino agli anni sessanta del secolo scorso.

Gianni Dallasta

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