A Guastalla prosegue fino al 25 novembre 2012, la piccola affascinante mostra:
Il fiume tra arte e memoria.
Anche le opere di Arnaldo Bartoli (1900-1993), che pur espressione di un filone di ricerca nei cromatismi e nelle modificazioni delle figure umane trasformate in modo quasi simbolico, concorrono a raccontare il territorio descrivendo il fiume Po e lasciando a noi testimonianze di un costume e di una società ora profondamente cambiati.
Nell'immagine di apertura (foto Fausto Franzosi) una delle opere in mostra: Arnaldo Bartoli, La pesca dello storione. Olio su masonite_ 1969_
cm 82 x 60
... Compariva sulle tavole dei Gonzaga, questo pregiato selaceo da tempo scomparso dal Po e soppiantato da specie più resistenti ad acque inquinate, come ad esempio il siluro, autentico mostro fluviale. La scena rappresentata nella
sua drammaticità, è la pesca di un pesce che raramente ci è accaduto di vedere in natura.
La descrizione che ci propone l’autore è fedele nel suo compiersi, in primo piano il grande pesce, giallo dorato, dal muso appuntito, in un’acqua color del sangue, arpionato dal pescatore sulla barca condotta da un compagno anziano che forse ha guidato, per esperienza, la battuta di pesca che avviene in un’ansa del fiume, si vede la punta erbosa della riva, dove la corrente muore.
I due uomini indossano lunghi stivali i loro visi, nello stile del pittore, sono macchie di colore con tratti somatici appena abbozzati, le loro azioni sono definite, il vecchio, a poppa, con il remo
da basso fondale, rimescola dolcemente l’acqua mentre, il più giovane, uomo maturo, a gambe divaricate, per ottenere il massimo equilibrio sulla bassa imbarcazione, con l’uncino dell’arpione trascina verso la sponda della barca il pesce, immobile, rassegnato, con l’occhio color rubino.
Che sia un tramonto o un’alba non ci è dato di comprendere, ma il trionfo dei rossi è dominante, due fasce: una alta, nel cielo, ed una bassa nell’acqua del fiume, dove si consuma il sacrificio, fra le due, altre due fasce dorate, una di cielo e l’altra d’acqua corrente, divise dalla linea della sponda, quella mantovana; sul lato destro, in fondo si nota il campanile di Dosolo.
Il quadro, oltre alla qualità artistica
che ci coinvolge emozionalmente, ha un valore documentario nel suo raccontare la quotidianità della gente del Po, fermando il tempo per lasciare frammenti di vita alle nuove generazioni impedendone l’oblio. ...
Il fiume tra arte e memoria
PALAZZO FRACASSI
Corso Garibaldi, 33
Guastalla (RE)
Aperture:
mercoledì, sabato, domenica e festivi
10.00 -12.30 / 15.30 -18.30
INFO 0522 838923
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