Anche questa immagine appartiene al percorso iconografico che costituisce la mostra Il fiume tra arte e memoria (leggi post precedente)
per descrivere il fiume
Po e rappresentare
il suo straordinario
territorio.
... La navigazione sul fiume a scopi
turistici ha avuto un periodo di grande sviluppo negli anni novanta, ma poi la
rete di percorsi si è ridotta notevolmente a causa della eccessiva incostanza
della portata idrica, il Po ha assunto quasi
un carattere torrentizio che
impedisce ai tour operator una regolare programmazione,
resta ora il turismo
estemporaneo legato alle navi, mentre il turismo da diporto si è implementato,
come pure quello della pesca sportiva praticata da stranieri provenienti
dall’Europa dell’Est.
L’ambizione dei grandi porti con valore produttivo, aree
commerciali, infrastrutture create
per una viabilità sostenibile, è risultata fallimentare. Costruzioni attualmente
non utilizzate, vuote di quel
significato
che dovevano avere, sono per ora, solo desolati
e malinconici opifici.
Ben frequentati, invece,
risultano nella stagione estiva gli attracchi fluviali sia per i fruitori
locali che per i diportisti che percorrono la via d’acqua dal delta a Cremona e
oltre.
Le
estati al “Lido” non sono cambiate, dall’Orchestra “Zanardo” che si esibiva allo “Chalet” o ai
musicisti improvvisati nei pioppeti
o sulla spiaggia con folle danzanti molto folkloristiche,
agli happy hours negli attuali locali con DJ e musiche amplificate fino a notte
tarda con bevande dal suono
esterofilo.
I
sapori della tavola del Po sono in parte cambiati, si sono persi il pescegatto, e i pesciolini fritti, sono rimasti i salumi e il gnocco fritto,
il lambrusco è in parte sostituito
dalla birra, ma la vita sul fiume rimane vivace e resta una grande attrazione
per quelle rive e quelle acque.
Quello
che manca è la possibilità di bagnarsi, nuotare lasciarsi trascinare dalla
corrente, pescare immergendosi o sfidarsi nelle attraversate. Le fotografie raccontano
di
competizioni, di tuffi, di acque limpide,
di spiagge frequentate, ci resta il
sapore della memoria auspicando un ritorno al rispetto
per l’ambiente visto
come risorsa e come bene comune. ...
Il fiume tra arte e memoria
PALAZZO FRACASSI
Corso Garibaldi, 33
Guastalla (RE)
Aperture:
mercoledì, sabato, domenica e festivi
10.00 -12.30 / 15.30 -18.30
INFO 0522 838923
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