lunedì 26 gennaio 2009
Il Santuario e la città: gli EX VOTO
La tradizione dell'ex voto dipinto viene fatta risalire dalla storia dell'arte al XV secolo, ma fu durante la Controriforma che divenne la dimostrazione votiva più comune e rilevante, pretendendo ad un proprio linguaggio e a propri strumenti espressivi, spesso elementari ma efficaci. Il fedele che si trova in stato di necessità vi è in genere raffigurato in atto di invocazione oppure avente a lato o nelle prossimità un intercessore - un parente, un santo, le anime del purgatorio - rivolto a palese invocazione verso il celeste protettore che elargisce la grazia. A Guastalla, nell'Archivio del Santuario della Beata Vergine della Porta, sono conservate centoundici tavolette votive che insieme al libro dei miracoli ed ai numerosissimi cuori in argento di diverse fogge e dimensioni, formano la memoria sacra del Santuario, patrimonio prezioso che testimonia la continuità nel tempo della devozione rivolta all'immagine.
da: Il Santuario della Madonna della Porta a Guastalla (1693-1746)
Tesi di laurea in Storia Moderna di Marcella Scaravelli
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