lunedì 8 febbraio 2010

Linguaggi del silenzio: RIPOSATI qui



















C'é un posto dove vado spesso.
Mi faccio spazio, come una nuvola.
Non ho più stomaco,
nascondo le braccia
e mi addormento
con la bocca piena di vento.
Lentamente ascolto.
La voce del tempo
abbandona le parole
per incorniciare una casa di legno,
sottovoce.
L'enigma segreto spalanca le porte.
E gli occhi si allargano
ai piaceri dell'anima.



Nella foto di apertura, un'opera di Lorenzo Criscuoli
Il testo è di Annamaria Gozzi

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